Lo afferma il presidente provinciale di Federconsumatori Agrigento, Ilenia Capodici (in foto), che aggiunge:
“Tale maggiore costo, solo per la provincia di Agrigento, è di circa sei milioni di euro. Regione e Libero Consorzio di Agrigento, infatti hanno imposto il raddoppio del tributo per il deposito, (pari a circa 6 milioni di euro), che passa da € 6,24 ad € 12,36 a tonnellata.
La catena del tributo: la Regione incassa dai gestori di discariche, questi riscuotono dai comuni che a loro volta, incassano dalle famiglie con la TARI. La vicenda trae origine dal conferimento in discarica dei rifiuti prodotti dai Comuni agrigentini risalenti agli anni 2012 2013 2014 e 2015″.
“I dettagli: La Regione – afferma Capodici – aveva indicato un’aliquota di tributo (€ 6,24 a tonnellata conferita in discarica) che ora disconosce e ne chiede alle famiglie, attraverso i gestori, il raddoppio (€12,36). E’ noto infatti che il gestore della discarica svolge il ruolo di “mero esattore” per conto della stessa Regione.
La questione assume risvolti ancora più surreali in quanto la settima sezione della Commissione Tributaria di Agrigento, ha pensato bene di chiedere alla stessa Regione se spettano oppure no le somme raddoppiate del tributo in discussione. La risposta è anche inutile aspettarla essendo chiaro che a decidere sarà la stessa Regione che chiede il raddoppio del tributo con le tasche delle famiglie che pagano la tari”.
“Ci siamo chiesti – continua Ilenia Capodici – come è stato pagato dalle famiglie il tributo per il deposito in discarica nelle altre provincie siciliane : la Rap (gestione discarica di Palermo) ha fatto pagare € 6,18 a tonnellata come si legge nella fattura 2014 /Vs/185 del 24.12.2014 liquidata dal comune di carini con determina 36/2014; AMA spa (gestore discarica di Castellana Sicula) ha fatto pagare 6,18 a tonnellata come si legge nel contratto sottoscritto dal comune di Altofonte il 31 07 2013; Belice ambiente spa (gestore discarica Campobello di Mazzara) ha fatto pagare € 6,18 a tonnellata come si legge nel contratto sottoscritto con il comune di Terrasini nel 2014.
A fronte di ciò che avviene nelle altre provincie della Sicilia, dove si paga € 6,24, chiediamo ai sindaci perchè le famiglie dei comuni agrigentini devono essere penalizzate pagando, con il conseguente aumento della Tari il raddoppio del tributo per il deposito in discarica?”
“Auspichiamo – conclude il presidente provinciale di Federconsumatori Agrigento – che i sindaci della provincia di Agrigento e le forze politiche reagiscano con urgenza e dicano la verità. Noi abbiamo registrato con disagio che per il tributo da versare, per il deposito in discarica, risultano ignorate dalla ex provincia (Libero Consorzio) le determinazioni della stessa Regione, che nel 2009 ha espressamente indicato di pagare € 6,24 come è avvenuto in tutte le altre provincie. Le Famiglie (i consumatori) non sono il bancomat da cui continuare ad attingere per fare cassa alla Regione.
La misura per le famiglie è colma !!! I sindaci reagiscano poichè la Regione ed il Libero Consorzio di Agrigento non possono chiedere oggi, per gli anni passati ancora milioni di euro alle famiglie con l’aumento della Tari”.