Ad intervenire è Floriana Russo (in foto), segretaria generale CISL FP di Agrigento, che aggiunge:
“Oggi si è tenuta la prima tappa del suo ostinato percorso verso la parziale riorganizzazione, attraverso un’estrazione a sorte del personale delle URP che, a suo modo di vedere, sarebbe eccedente rispetto alla sua visione di Ufficio relazioni con il pubblico che ha giudicato addirittura, inutile e superato, in barba alla normativa che invece ne prevede l’utilità e quindi la strutturazione presso le ex Province”.
“Non era mai accaduto, durante il lungo periodo del commissariamento, ma neanche prima quando la politica governava la Provincia regionale di Agrigento, che le decisioni fossero prese d’autorità, basandosi sulla personale quanto parziale visione delle competenze dei lavoratori e della opportunità di collocamento degli stessi, non tenendo conto delle indicazioni dei dirigenti responsabili dei comparti interessati. Ci saremmo aspettati, soprattutto oggi in un continuo clima di tensione e di instabilità per i lavoratori dell’Ente, di trovare massima collaborazione per la risoluzione di un complesso problema di interesse regionale, non ci aspettavamo certo che “d’imperium” si cercasse di forzare alla massima velocità una macchina che in questo momento non ha neanche il carburante per poter camminare. Certo, è proprio in periodo di crisi che gli uomini dalla forte tempra in predominio assoluto e perlopiù incontrastati riescono ad imporre il loro irrefrenabile volere ma come organizzazione sindacale riteniamo di rappresentare ancora, un baluardo a difesa dei diritti dei lavoratori e crediamo che il provvedimento sia stato fatto in difformità ad alcuni criteri. Auspicando l’arrivo immediato delle prossime elezioni provinciali a tutela della democrazia, abbiamo deciso, intanto di presentare, a tutela dei lavoratori che rappresentiamo, ricorso al TAR avverso la determina del Commissario straordinario con richiesta, in via cautelare, di sospensione del provvedimento”, conclude Floriana Russo.