Il riferimento è alle ultime Amministrative nel Comune di Raffadali, il cui risultato finale ha premiato, per soli 5 voti, il suo avversario, Silvio Cuffaro, proclamato sindaco. All’espletamento di questi accertamenti, così come specificato nell’ordinanza del Tribunale amministrativo, dovrà provvedere direttamente il prefetto di Agrigento o un funzionario da lui scelto nell’ambito dell’Ufficio territoriale del governo. Gli uffici della Prefettura, entro 45 giorni a partire da oggi, dovranno ultimare la delicata attività di verifica per poi inviare tutto il materiale raccolto ai magistrati, i quali hanno già fissato per il 10 marzo del prossimo anno la nuova udienza per l’ulteriore discussione della causa.
“Noi siamo fortemente convinti delle nostre ragioni – aggiunge Giglione – l’iniziativa di proporre ricorso non è stata frutto dell’amarezza legata alla sconfitta, ma dettata da una serie di anomalie e incongruenze, da noi puntualmente riscontrate, nell’assegnazione delle preferenze in diversi seggi, che hanno finito per penalizzare me e il cartello politico di appartenenza. Il pronunciamento del Tar va letto, secondo me, non come punto a mio favore, ma semplicemente come ricerca a fare piena chiarezza nel segno della legalità, nel rispetto delle regole e a beneficio dell’espressione democratica. Le decisione del Tribunale amministrativo, di affidare le operazioni di approfondimento delle schede elettorali al massimo rappresentante provinciale del governo, è certamente una garanzia per tutti – conclude Piero Giglione – e l’epilogo di questa vicenda, comunque andrà a finire, assumerà un alto e significativo valore in termini di legittimazione dell’Amministrazione comunale, chiamata a governare la comunità raffadalese”.