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Ricominciare dal carcere: concluso il laboratorio di sartoria al “Petrusa”

Ripartire dal carcere, imparando nuove attività, mettendo a frutto i propri doni, riscoprendosi diverse e capaci. E’ quanto avvenuto nella casa circondariale “Petrusa” di Agrigento.

23 detenute, dallo scorso novembre, sono state coinvolte in un progetto promosso e avviato dalla Caritas Diocesana. Un laboratorio sartoriale in cui le detenute si sono misurate sotto la guida esperta di una sarta professionista, Ninetta Cuffaro e dai volontari della Caritas. L’industria agrigentina “Texart” ha offerto le materie prime, scampoli che altrimenti sarebbero andate al macero. Una sorta di metafora, questo lavoro: da ciò che viene di solito incautamente scartato può nascere qualcosa di bello e originale. Diversi i capi e gli oggetti realizzati dalle detenute, che sono stati mostrati al personale dell’Amministrazione carceraria, al Magistrato di Sorveglianza, ai rappresentati dell’U.E.P.E., al Cappellano e al Direttore della Caritas e dei volontari.

Chi impara a fare qualcosa, non ha bisogno di delinquere” è stato l’augurio rivolto alle detenute da Walter Carlisi, magistrato di Sorveglianza di Agrigento.

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