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Regioni ed Enti Locali

Ricezione turistica di eccellenza ed albergatori maggiori contribuenti, Confcommercio: “si diamo segnali determinanti a chi crea lavoro”

“Al Comune di Agrigento, oltre alle tasse comunali ed ai servizi quali IMU, Tari, Acqua ecc, si aggiunge una voce considerevole”.
Ad Affermarlo è il presidente di Confcommercio Sicilia Francesco Picarella.

“Solo nel 2018 il Comune ha incassato circa 800.000 euro dall’imposta di soggiorno. Ben 600.000 euro versate dalle 15 strutture turistico alberghiere e la differenza proveniente dalle altre 400 strutture registrate”.

“Una somma importante di cui ancora però non si vedono benefici. Spesso i turisti non comprendono il perché devono pagare la tassa per cui tocca a noi spiegare il perché ma anche il perché i servizi non sono adeguati. Non solo. Nei giudizi che vengono dati sulle strutture, soprattutto nel caso di quelle presenti su Booking, ci sono le lamentele per gli spazi esterni alle strutture ricettive, per il degrado generalizzato e per l’insistenza dei venditori abusivi. Abbiamo notato che gli ospiti esprimono pareri positivi, con voti altissimi sulla qualità delle strutture, meno per quello che concerne la città”.

“Alla tassa di soggiorno i clienti in generale sono abituati perché esiste ovunque – fa notare il presidente regionale di Federalberghi Francesco Picarella – ma la nostra non è giustificata e i clienti si lamentano che i servizi della città chiaramente non sono all’altezza, come ogni giorno vedono anche gli agrigentini – aggiunge -. I trasporti di superficie che sono carenti, le fermate non adeguatamente segnalate. In centro vedono una Agrigento un pochino più pulita, ma come si esce dal cuore della città già ci sono parecchie difficoltà. A questo si aggiungono i marciapiedi dissestati che indicano uno stato di abbandono, le strade insicure e prive di segnaletica orizzontatale e verticale. La Tassa costituisce una “risorsa” per le casse del Municipio peccato che non ci sia un adeguato ritorno”.