Regione Siciliana: 35 milioni per i cassaintegrati
La regione Siciliana si occuperà dei cassintegrati. L’assessorato al Lavoro ha appena stipulato e pubblicato un bando che prevede l’investimento di 35 milioni di euro al fine di creare una strada di lavoro alternativa per almeno 1500 lavoratori.
Corsi di formazione e tirocini retribuiti con 600 euro al mese saranno riservati a coloro i quali sono finiti in mobilità o in cassa integrazione nel 2014.
Sarebbero queste le “misure di politica attiva” cui ambivano l’assessore Bruno Caruso e la dirigente Anna Rosa Corsello. Un “cuscino morbido” su cui cadere dunque per cassintegrati e lavoratori in mobilità, ma anche per coloro i quali terranno i corsi, e per le agenzie di lavoro. Si, perché dei 35 milioni stanziati, 31 saranno impiegati per finanziare corsi e tirocini e gli ultimi 4 milioni andranno alle agenzie per il lavoro come premio per eventuali contratti a tempo determinato o indeterminato siglati dai lavoratori al termine della prima esperienza.
Saranno le agenzie accreditate dall’assessorato al Lavoro per il piano Garanzia Giovani a canalizzare anche i finanziamenti di questo bando: 17,7 milioni a Catania, 11,4 a Palermo, 686 mila euro a Caltanissetta, 915 mila a Ragusa, 1,3 milioni a Trapani, 311 mila euro a Enna, 1,1 milioni a Messina e 1,3 ad Agrigento. Al bando dovranno rispondere, entro il 15 settembre, le agenzie per il lavoro e gli enti di formazione iscritti nella long list regionale per Garanzia Giovani.
“L’obiettivo – commenta Caruso – è far uscire questo personale dal bacino degli ammortizzatori sociali e introdurli in nuovi ambiti di occupazione”. Ci si chiede per tutti coloro che hanno più di 30 anni e che quindi non rientrano nel target richiesto da “garanzia giovani” o chi non ha avuto la “fortuna” di essere cassintegrato o in mobilità, che futuro prospetta la regione e le sue “politiche attive”.
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