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Regioni ed Enti Locali

Realmonte, valorizzare Villa Romana con un impianto di illuminazione led per le visite serali

Valorizzare il sito archeologico di Villa Romana di contrada Durrueli a Realmonte,in cui è in corso una campagna di scavi, condotta dalla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici diretta dal prof. Daniele Malfitana, con un impianto d’illuminazione del complesso della villa con tecnologie led di ultima generazione. Ciò, potrà non solo valorizzare ulteriormente l’area archeologica, ma consentirebbe la visita al sito in orario serale, al tramonto, coinvolgendo nel percorso della suggestiva Villa sita in riva al mare, non solo la comunità locale ma anche i turisti che nel periodo estivo numerosi,si recano sul litorale realmontino. L’idea progettuale è stata ben accolta dal sindaco di Realmonte, Avv. Sabrina Lattuca, che ha manifestato immediatamente grande disponibilità nell’accogliere la proposta del prof. Daniele Malfitana, ordinario di archeologia all’Università di Catania, che dirige la campagna di scavi, realizzata in collaborazione con il Parco archeologico della Valle dei Templi (M. S. Rizzo) e il Consiglio Nazionale delle Ricerche con l’istituto di Scienze del patrimonio culturale di Catania (A. Mazzaglia) e l’istituto di Studi sul Mediterraneo di Napoli (S. Pafumi). Tra le attività previste, a latere delle indagini archeologiche, nell’ambito di un progetto PNRR guidato dall’ateneo catanese focalizzato sui temi della valorizzazione del patrimonio archeologico, sarà possibile prevedere il suddetto impianto finalizzato non solo alla promozione , ma anche alla tutela dell’area archeologica, poiché nelle ore serali, il tratto di strada è completamente al buio.
“Un altra importantissima iniziativa- dichiara il sindaco, Avv. Sabrina Lattuca- in collaborazione con l’università di Catania, vede il Comune di Realmonte protagonista, con uno spirito collaborativo e in rapporto di reciprocità, per la realizzazione di un impianto di illuminazione sul tratto di Villa Roma, presso il Comune di Realmonte. Ed infatti, grazie ad un progetto con l’Ente Parco, finalizzato alla ricerca e allo studio dei reperti e delle stanze del sito archeologico, risalenti alla fine del primo secolo e l’inizio del secondo secolo d.c., il professore Malfitana ha contattato il comune chiedendo la sua collaborazione. Il comune, a seguito della presentazione del progetto di illuminazione, si è impegnato a dare l’ospitalità a professori, ricercatori, dottorandi e studenti”.