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Realmonte, spesa “sospesa” a sostegno dei più bisognosi

L’iniziativa, a sostegno dei cittadini colpiti dalla fase emergenziale, nasce dall’attiva collaborazione tra le imprese, i privati, le istituzioni e il Banco di Solidarietà “Don Luigi Giussani”.
L’emergenza sanitaria ha già iniziato ad indebolire tanti nuclei familiari di lavoratori occasionali, precari e fissi, che a causa del fermo nazionale non possono più usufruire dello stipendio completo. In attesa di misure statali che possano garantire un sostegno solido ai cittadini, a Realmonte la macchina solidale è già in moto. A partire da un’azione coordinata del Banco di Solidarietà “Don Luigi Giussani”, che già da oltre quindici anni si muove sul territorio in numerose iniziative solidali, delle istituzioni parrocchiali e comunali e delle attività commerciali coinvolte, è nata in paese l’iniziativa della “Spesa Sospesa”.

Presso i supermercati Conad e Crai del paese è possibile acquistare dei prodotti in più, favorendo i beni di prima necessità, da destinare a chi ne faccia richiesta. Il panificio Agrò consegna inoltre agli incaricati della ronda di distribuzione, all’orario di chiusura, il pane e i prodotti di rosticceria rimasti al banco.

Ad indicare meglio le modalità di svolgimento dell’iniziativa solidale è Silvana Burgio, che insieme al marito Salvatore Lo Negro ogni sera raccoglie e distribuisce i prodotti ai richiedenti: “Tutto si basa su piccoli gesti d’aiuto che ognuno di noi può fare. Il nostro è un momento difficile, abbiamo tutti paura, possiamo immaginare cosa prova chi non riesce neanche a portare il pane a tavola. I supermercati lasceranno un carrello vuoto, nel quale chiunque voglia contribuire può lasciare qualcosa. Anche da casa, per chi ordina la spesa a domicilio, è possibile ordinare qualcosa in più da lasciare al carrello. Il nostro compito da volontari è quello di raccogliere il cibo gentilmente donato, insieme alle derrate assistenziali del Banco Alimentare, e di consegnarlo a domicilio alle famiglie richiedenti. Richiedere l’aiuto è facile, basta contattare direttamente il Comune. La paura è tanta e si avverte facilmente, già nelle strade deserte. Sicuramente, possiamo dirlo, non è la stessa solidarietà spensierata che possiamo permetterci alle Collette Alimentari annuali. Abbiamo paura anche noi, ma non bisogna mollare, specialmente in questo periodo difficile. Ogni nostro movimento è effettuato nel rispetto delle norme di sicurezza, per noi, per gli altri e per l’ordine pubblico”.

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