Il braccio di ferro in consiglio comunale di queste settimane tra l’amministrazione guidata da Carmelo D’Angelo e l’opposizione, dovuto più alle elezioni del maggio prossimo che a questioni amministrative, si è concluso con l’approvazione del Bilancio Consolidato con il voto favorevole di sette consiglieri di maggioranza e l’astensione di quattro consiglieri di opposizione.
L”opposizione aveva bocciato, approfittando dell’assenza dei consiglieri di maggioranza, il bilancio consolidato nella seduta del primo marzo scorso nonostante il parere favorevole dei revisori dei conti e del Responsabile dell’Area Finanziaria del Comune.
A venti giorni dalla mancata approvazione la situazione è stata ribaltata grazie alla presenza dei tre consiglieri di maggioranza assenti nella precedente seduta e con l’astensione, sulla stessa delibera, di tre su sei consiglieri che la volta precedente avevano votato contro.
La mancata trasmissione al Ministero dell’Interno del bilancio consolidato avrebbe comportato il blocco dei trasferimenti erariali. Tradotto significa che il Comune vanta un credito dallo Stato di quattro milioni di euro, che non poteva essere riscosso per la mancata approvazione del bilancio consolidato con grave danno per la comunità di Ravanusa.
“Ringrazio i consiglieri di maggioranza” – ha dichiarato il sindaco Carmelo D’Angelo – “che hanno richiesto la riconvocazione del consiglio comunale e approvato il bilancio consolidato”. “Il comportamento dell’opposizione che prima boccia e poi si astiene sulla stessa delibera” – continua il primo cittadino – “dimostra che il voto contrario del primo marzo non era nel merito del bilancio ma era una questione esclusivamente politica”. “Ci sono voluti venti giorni e la presenza di tutti i consiglieri di maggioranza” – ha concluso D’Angelo – “per far comprendere a chi anche si vorrebbe candidare alla guida del paese che la salvaguardia delle casse comunali deve essere anteposta agli interessi politici e di parte”.
Hanno votato favorevolmente al bilancio consolidato i consiglieri Pennica, Nobile, Alaimo, Giordano, Lombardo, Montana e Miceli. Astenuti Rago, Sortino, Gambino e La Marca.
Nel corso del dibattito si è parlato anche dell’aumento delle ore dei precari e l’amministrazione comunale ha ribadito che non intende arretrare di un millimetro rispetto a quanto già deciso.