Rassegna teatrale Mariuccia Linder: in scena Madame Marguerite, per la regia di Marco Parodi
Al Teatro della Posta Vecchia ad Agrigento parte la rassegna teatrale Mariuccia Linder: in scena Madame Marguerite, per la regia di Marco Parodi.
Sabato 27 e domenica 28 ottobre 2018 la rappresnetazione MADAME MARGUERITE, monologo tragi-comico per una donna impetuosa di Roberto Athayde per la traduzione di Mariella Fenoglio, con Elena Pau e Jackson Adzovic (nel ruolo dell’allievo) e la regia di Marco Parodi (impianto scenico e costumi Salvatore Aresu – produzione La Fabbrica Illuminata – Cagliari)
Un testo che ha rappresentato il cavallo di battaglia di mostri sacri in Italia e all’estero come Anna Proclemer (al festival di Spoleto e poi a Roma e Milano, sempre in teatri esauriti) e a Parigi al Theatre de la Gaité di Mantparnasse da Annie Girardot, che lo ha ripreso anche a distanza di 26 anni dal suo debutto. Un magnifico monologo, che ha per protagonista Madame Marguerite, un’insegnante: e tuttavia nel delineare questa figura l’autore non pensa soltanto all’istituzione scolastica ma alle mille forme che può assumere l’autorità, alle coercizioni più sottili, alle strutture educative che non possono non essere impositive e verticali. L’aula di insegnamento rispecchia il potere della famiglia, il potere dello stato sui cittadini e, infine, quello dell’attore sul pubblico. Non a caso il testo fu scritto da Athayde quando in Brasile governava la dittatura militare.
Si svolge per intero in un’aula scolastica, dove la bizzarra insegnante, sospintavi dal sonoro tornado wagneriano della “Cavalcata delle Walchirie”, ne prende violentemente possesso, dopo essersi telegraficamente presentata, scrivendo a tutte lettere, col gessetto, sulla lavagna, l’antica parola “culo”; e quindi, con la maggior disinvoltura, disegnando, altrettanto chiaramente, quello che la metà maschile del genere umano solitamente si porta appeso dalla parte davanti definendolo, con poetica immagine geografica: “il Capo di Buona Speranza”: nulla di più adatto a creare quel che si dice il clima della chiamiamola così commedia. Ma, in realtà, non si tratta che di un massacrante soliloquio di un paio d’ore, che passa come un tritasassi sull’allibita platea, seminando letteralmente il terrore addosso agli incolpevoli.
Lei, lassù, in cattedra, solitaria ma, ahimè, non silenziosa, come una lupa verghiana: straripante, anzi, e feroce, verbalmente diarroica: la Maestra, con tanto di emme maiuscola; e noi ammassati, giù, gli alunni di una quinta classe elementare, maltrattati a sangue, buoni buoni, basiti, senza osar fiatare, venuti ad imparare, a suon di ingiurie, di sevizie e di violenze, le basi del vivere sedicente civile: dalla biologia all’evoluzione, dall’aritmetica alla semantica, dalla droga alla circolazione e via discorrendo; impartite da un inflessibile e minaccioso moralismo, malcelato quanto tradito da un furibondo subcosciente, ossessionato dall’erotismo malrepresso dell’invasata furia, preda d’un didattico delirio da antica Sibilla insanita, che si declama addosso rabbiosamente la propria paranoia schizofrenica, ispirata da Eugène Ionesco deus optimus maximus di ogni stralunato assurdo.
ELENA PAU attrice-cantante
Nata a Sassari, cresciuta a Nuoro e cagliaritana di adozione, Elena Pau fa parte della scena teatrale regionale da oltre vent’anni. La sua formazione d’attrice inizia in radio nel 1987 con Antonio Prost e prosegue in teatro con Marco Parodi; inizia a studiare canto nel 1994. Numerosi spettacoli sono stati rappresentati in territorio nazionale (citiamo il Teatro Goldoni di Venezia, il Teatro Duse di Genova, ed il Teatro Comunale Laura Betti a Casalecchio di Reno) le note dei suoi tre cd, La valigia dell’attrice, Libertà di canto e Giro a vuoto sono state curate rispettivamente dal giornalista Italo Moscati, dal musicista Fausto Amodei e dal giornalista e attore Pino Strabioli. Il suo ultimo lavoro di teatro-canzone, il concerto LE PAROLE (IN)CANTATE, porta in scena un repertorio d’attrice scritto e musicato da eccellenze in ambito intellettuale e musicale (Pier Paolo Pasolini, Fiorenzo Carpi, Alberto Moravia, Dacia Maraini, Dario Fo ed altri ancora). Suoi compagni di scena, Alessandro Nidi al pianoforte e alla direzione musicale (che ha curato gli arrangiamenti musicali), Alessandro Atzori al contrabbasso e due giganti della musica d’autore italiana: il batterista Ellade Bandini e il sassofonista Antonio Marangolo. Lo scorso giugno ha debuttato a Cagliari con lo spettacolo di prosa MADAME MARGUERITE di Roberto Athayde con la regia di Marco Parodi, che la vedrà impegnata in varie repliche in territorio regionale e nazionale. Collabora inoltre con varie scuole superiori cagliaritane in progetti laboratoriali di teatro, musica e impegno sociale. Per l’anno scolastico 2017-2018 ha curato il progetto NON PASSA LO STRANIERO?, in collaborazione con il Liceo Euclide di Cagliari ed il carcere minorile di Quartucciu.
MARCO PARODI regista
(Dal dizionario dello spettacolo del ‘900, Dizionari Baldini & Castoldi)
Il primo debutto di rilievo è un’edizione degli Orazi e Curiazi di Brecht (1968) a Genova. Segue nel 1970 Fuenteovejuna di Lope de Vega. Si specializza in grandi allestimenti ‘open air’ come lo storico Il genovese liberale di Lope de Vega che viene recitato nel centro storico della città ligure nel 1971. Nel 1975 firma un testo poco noto di Karl Valentin, Tingel Tangel . Nel 1976 si dedica a Brecht e alle sue Nozze piccolo-borghesi. Seguono numerose regie con nomi in ditta di rilievo: Amleto in trattoria di Achille Campanile, con Eros Pagni e Magda Mercatali (Teatro stabile di Genova), La bisbetica domata di Shakespeare a Borgio Verezzi con Giuseppe Pambieri e Lia Tanzi, Questa sera si recita a soggetto di Pirandello con Arnoldo Foà (prodotto dal Teatro stabile di Sardegna), Cafè-Feydeau di Feydeau con Andrea Giordana e Giancarlo Zanetti, Ciò che vide il maggiordomo di Orton, con Gianni Agus, Orazio Orlando, Magda Mercatali e Gino Pernice. Tra i premi ricevuti va segnalato il Prix Italia per la regia radiofonica (1980).
Teatro della Posta Vecchia, Salita Giambertoni 13, Agrigento
Inizio spettacoli: Sabato ore 21:00 – Domenica ore 18:00
Posto unico € 10,00
Info e prenotazioni: Tel. 0922 26737 – Fax 0922 25287 – [email protected]
Associazione Culturale TeatrAnima Agrigento – 3270044269 –
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