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Speciale Elezioni

Raffadali, Risorgimento Socialista analizza la sconfitta del centro sinistra

“Il disastroso e impietoso risultato elettorale registratosi a Raffadali da parte del candidato Domenico Tuttolomondo ha una sua precisa logica e ragionevolezza”.

Lo scrive in una nota il gruppo di Risorgimento Socialista che analizza così il voto amministrativo a Raffadali.

“Era pure preventivabile ed affonda le radici nei cinque anni precedenti nel quale il PD, invece di svolgere in consiglio comunale e nella città, una reale opposizione al sindaco Cuffaro, ha preferito disputare al proprio interno per svegliarsi solamente nell’ultimo periodo intestandosi alcune battaglie, già perse in partenza. Per la segreteria locale di Risorgimento Socialista adesso, alla luce di queste macerie, occorre rifondare profondamente il centro sinistra per tentare di contrastare la saga familiare che gestiste la cosa pubblica. Per i cittadini raffadalesi che hanno tributato l’amministrazione uscente, evidentemente, le cose vanno a meraviglia ( acqua, rifiuti, tasse, viabilità, servizi, etc..) e pertanto desiderano essere ardentemente governati in questo modo per altri cinque anni. Per quanti invece, continuano a pensarla diversamente, nonostante tutto, Risorgimento Socialista mette a disposizione le proprie energie per costruire l’alternativa anche in vista delle prossime elezioni regionali. Auguriamoci che adesso il Pd, una volta toccato il fondo, si svegli e svolga in pieno la sua funzione di opposizione consiliare per gli anni a venire, coordinata in consiglio dal candidato sconfitto, Tuttolomondo, cui va dato atto di essersi caricato la croce in una battaglia in parte già segnata fin dall’inizio. Nonostante Risorgimento Socialista, suo malgrado, sia stato messo fuori gioco volutamente da qualche capetto locale del Pd- scelta questa avallata pure dal deputato regionale di riferimento- e non avendo partecipato quindi direttamente alla competizione elettorale con propri rappresentanti, si dichiara disponibile, fin da subito, al confronto e al dialogo per cercare di allestire una seria e dura opposizione all’attuale maggioranza che è innegabilmente forte nei numeri e nella sua rappresentanza”.