E’ giunta la fine dell’amministrazione comunale di Racalmuto? Sembrerebbe di sì dopo la presentazione della mozione di sfiducia al Sindaco Emilio Messana da parte di ben quattordici consiglieri comunali su quindici.
L’atto è già stato protocollato e sarebbe motivato da ragioni di carattere politico, giuridico e amministrativo.
“Il primo cittadino – si legge nel documento presentato a firma de consiglieri comunali Vincenzo Mattina, Morena Mattina, Angelo Di Vita, Maria Zucchetto, Cinzia Leone, Girolama Rizzo tutti d’opposizione e Giuseppe Guagliano, Marilena Piscopo, Maria Morgante, Salvatore Maniglia, Sergio Pagliaro, Carmelisa Gagliardo, Marcello Tufarulo e il presidente del consiglio comunale Ivana Mantione – si è insediato nel 2014, e nel 2016 arriva la prima sfiducia che votata in consiglio, non andò in porto per il gioco delle parti”. Una situazione che “causò uno stravolgimento degli equilibri scaturiti dal voto popolare che la politica a tuttoggi non è riuscita a recuperare”.
“Il Sindaco – scrivono i consiglieri paragonando il Sindaco Messana al Principe di Salina del Gattopardo – non crede alla Sicilia, non crede ai siciliani, non crede a Sciascia, e pertanto non crede nemmeno alla Fondazione Sciascia di cui ora è presidente. E’ il suo segreto e la sua ricetta per sopravvivere”.