fbpx
Cronaca Regioni ed Enti Locali

Prodotti ittici senza tracciabilità nell’agrigentino: sequestrati 643 chilogrammi di prodotto

pesce-sequestro1Prosegue l’attività dei militari della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle al fine di garantire la tutela del consumatore dalle frodi alimentari ed assicurare la qualità, la provenienza e la freschezza del prodotto ittico che troverà posto sulle tavole dei ristoranti e delle famiglie, in particolare con riferimento alla pesca, detenzione e commercializzazione di prodotti ittici illegali.

In diverse attività di controllo della filiera del pescato, condotte nei giorni scorsi dal personale della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle, si è accertato e sanzionato il commercio di prodotti ittici in violazione della vigente normativa in materia di etichettatura e tracciabilità del pescato e, quindi, in violazione degli obblighi relativi alle corrette informazioni al consumatore finale.

L’attività è stata svolta sull’intero territorio di giurisdizione della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle e ha permesso, in ottemperanza alla vigente normativa in materia, di confiscare circa 643 chilogrammi di prodotto ittico di varia tipologia, nonché di elevare sanzioni amministrative pari a 1.500 euro, per ciascuno dei 3 accertamenti, per la mancanza o incompleta necessaria documentazione attestante la tracciabilità del pescato.

Nello specifico,nell’operazione in parola, è stato verbalizzato un ingrosso di grande distribuzione per detenere all’interno del proprio stabilimento 325 Kg circa di tranci di pesce spada privi di tracciabilità. Inoltre in un secondo ingrosso, sempre per le stesse violazioni di legge di cui sopra, veniva accertata la presenza di 80 kg circa di prodotto ittico di varia tipologia. Altresì è stato sanzionato un venditore ambulante di pesce poiché esponeva per la vendita 238 kg circa di prodotto ittico privo della corretta tracciabilità.

Il prodotto ittico confiscato, a seguito di ispezione effettuata dai Veterinari dell’ASP di Agrigento, è stato dichiarato non idoneo al consumo umano per l’impossibilità di verificarne la provenienza e, di conseguenza, destinato alla distruzione.

Tale operazione rientra nelle vaste attività di controllo, poste in essere dal Comando in intestazione, finalizzate ad esperire capillari controlli per quanto concerne tutta l’attività della filiera della pesca nonché’ il controllo di tutte quelle attività illecite che possano verificarsi, sia all’interno delle aree portuali, sia lungo tutto il litorale di giurisdizione.

A tal proposito la Capitaneria di Porto di Porto Empedocle informa che nei prossimi giorni saranno espletati ed intensificati ulteriori controlli su tutta la filiera della pesca afferenti al rispetto delle normative vigenti.