dalla legge per l’Asp di Agrigento e tenendo conto, ovviamente, delle qualifiche e graduatorie già approvate dalla precedente amministrazione per gli ex lavoratori socialmente utili. Nell’intento di stabilizzare tutti i circa duecentoquaranta lavoratori precari, senza fare torto a nessuno, la stessa Direzione strategica aveva ritenuto equo e corretto procedere con la procedura di stabilizzazione in regime di part time, il che avrebbe consentito il passaggio a tempo indeterminato per tutti, senza distinzione alcuna.
Nonostante ciò sono emerse, a causa di certi “benpensanti”, alcune azioni di disapprovazione culminate in un’inaudita protesta (le cui legittimità e modalità saranno accertate nelle sedi opportune) a margine della recente visita a Ribera dell’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi. Conseguentemente, visto che non sono stati accolti e recepiti i buoni propositi della Direzione Asp che, peraltro, nell’ottica della stabilizzazione omnicomprensiva avrebbe anche rischiato di risponderne dinanzi alla Corte dei Conti, si porta a conoscenza che si procederà adesso esclusivamente alla stabilizzazione dei lavoratori appartenenti alle categorie A e B, così come previsto nel protocollo assessoriale 2011 e nel rispetto delle graduatorie vigenti.
Ciò entro il numero massimo dei posti disponibili e secondo quanto sancito dai tetti di spesa previsti dalla normativa.