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Primi premiati al “Kaos Festival”: festival dell’editoria, della legalità e dell’identità siciliana

Fervono i preparativi per il Kaos Festival, la manifestazione itinerante, che porta in giro la cultura e i libri, scaturita dall’estro del direttore artistico Peppe Zambito, e del gruppo dei Kaotici, che da anni ne condividono passione e impegno.

Il 24, 25 e 26 gennaio 2020, il festival si terrà a Sambuca di Sicilia, incoronato Borgo dei borghi nel 2016, e si muoverà per vicoli e monumenti, in un territorio che si presta al buon vino e alla bellezza, portando ospiti a scoprire e riscoprire le radici di un’identità sospesa fra passato e futuro.
In quest’ottica verranno assegnati i primi premi, quelli dell’identità siciliana, un riconoscimento a chi lega la propria vita e le proprie radici al territorio, per combattere le illegalità, per creare cultura, per rinnovare lo sguardo che viene rivolto all’Isola. Con gesti, parole, azioni.
Ecco i primi nomi dei premi speciali Kaos: “Gesti e Parole di legalità” va alle sorelle Anna, Ina e Irene Napoli, che hanno detto di no alla mafia dei pascoli, e sono rimaste a Mezzojuso, piccolo centro in provincia di Palermo, per anni “feudo” di Bernardo Provenzano, la loro storia, raccontata da Salvo Palazzolo su La Repubblica, è passata anche sotto i riflettori di Non è l‘Arena di Giletti.
Premio “Identità siciliana” al regista Pasquale Scimeca, originario di Aliminusa (Pa), Scimeca è noto per il suo lavoro dalle influenze veriste. Ha diretto film e documentari, come il lungometraggio Placido Rizzotto, Rosso Malpelo, Malavolgia, proprio a Sambuca ha girato I briganti di Zabut.
Premio “Identità siciliana” alla scrittrice Nadia Terranova, autrice di Addio fantasmi tra i migliori dieci libri del 2018 nella classifica di qualità della rivista culturale La Lettura (inserto domenicale del Corriere della Sera) e nella cinquina finale del Premio Strega2019.
Premio “Kerkent” dedicato alle eccellenze agrigentine a Lorenzo Reina, creatore del Teatro Andromeda di Santo Stefano di Quisquina, scultore e artista visionario, che lavora a contatto con la natura.
Un riconoscimento alla memoria ad Antonella Maggio, docente e scrittrice sambucese, scomparsa l’anno scorso, il suo ultimo libro, presentato a una edizione di Kaos, è Il fantasma di Zabut, una fiaba sui migranti.
I tre giorni della manifestazione si terranno nello storico palazzo Panitteri e si dirameranno per il quartiere saraceno.
A breve verrà svelato il programma.