Per Fabrizio La Gaipa, finito ai domiciliari lo scorso 14 novembre, e il fratello Salvatore (per lui era stato applicato il divieto di dimora ad Agrigento ndr), è stato così revocato il provvedimento cautelare dal gip del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, dopo la richiesta dei legali difensori, gli avvocati Calogero Petix e Diego Galluzzo.
La richiesta di patteggiamento di una pena entro i due anni, avvia così il beneficio della sospensione condizionale. Per Fabrizio, la cui posizione è stata ritenuta più consistente, il patteggiamento prevedrebbe una pena di due anni, mentre per il fratello Salvatore un anno e otto mesi. Ora spetterà al gip la ratifica.
Secondo l’accusa i due fratelli avrebbero attuato un sistema del cosiddetto “cavallo di ritorno”, ovvero la restituzione di parte dello stipendio previsto in busta paga. I due finirono nei guai dopo la registrazione di uno dei dipendenti.