Presunte estorsioni a imprenditori: assoluzione per Massimino, condanna per Militello
Il gup del Tribunale di Palermo, Francesco Molinari, ha emesso la sentenza nel procedimento penale nei confronti degli agrigentini Antonio Massimino, 49 anni, e Liborio Militello, 51 anni, accusati di un presunto giro di estorsioni nei confronti di alcuni imprenditori e per questo arrestati dalla Dia di Agrigento nell’estate del 2017.
Il giudice dell’udienza preliminare ha assolto Antonio Massimino, difeso dall’avvocato Salvatore Pennica, e condannata Liborio Militello, difeso dall’avvocato Giovanni Castronovo, alla pena di anni quattro di reclusione, valutate le aggravanti contestate e la riduzione della pena per il rito scelto, e al pagamento di 2 mila euro di multa nonchè al pagamento delle spese processuali e a quelle di mantenimento durante la custodia cautelare.
Applicata altresì a Militello l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Ordinata invece l’immediata liberazione per Massimino se non detenuto per altra causa. I pm avevano chiesto durante la requisitoria la condanna a dieci anni di reclusione per Antonio Massimino e sette anni per Liborio Militello. Nel corso della loro ultima requisitoria, i pm avevano affermato che il 46enne agrigentino Salvatore Gambino, teste chiamato dalla difesa di Massimino, in un primo momento ritenuto concorrente nella tentata estorsione all’imprenditore Li Causi, avrebbe affermato il falso dicendo di non conoscere Massimino e Militello. I pm della Dda di Palermo hanno portato due conversazioni del 7 novembre 2016 che dimostrerebbero il contrario e l’accusa ha chiesto anche la trasmissione degli atti alla procura, per Salvatore Gambino.