Porto Empedocle, Tari. Ersini e Cortelli (M5S) replicano a Todaro

“Giuseppe Todaro, consigliere di Sicilia futura, non perde occasione per lanciarsi in improbabili interviste, prive di ogni fondamento di verità”.

Lo scrivono i consiglieri comunali di Porto Empedocle del Movimento 5 Stelle, Morena Cortelli e Salvatorre Ersini, che aggiungono:

“Forse i riflettori delle telecamere hanno accecato il consigliere e gli hanno annebbiato la memoria; pertanto cercava di apparire per quello che in realtà non è.
Andiamo ai fatti: È arrivata in consiglio comunale la discussione sulla bollettazione della TARI.
I toni fin da subito sono stati accesi, ma erano chiare fin dall’inizio le intenzioni di voto dell’intero consiglio comunale che, con grande responsabilità, votava in mido favorevole, onde evitare di creare un danno erariale all’ente”.

“Ricordiamo – scrivono i due consiglieri comunali -, per chi avesse la memoria corta, che una delle concause dell’attuale situazione economica di porto empedocle, ricade sulla mancata bollettazione della TARI 2014.
Todaro, intuite le intenzioni di voto, ha pensato bene di ergersi a paladino (avendo le spalle coperte) ed ha votato contro.
Mi chiedo, cosa sarebbe successo se non fosse stata approvata la bollettazione della TARI? Si rende conto Todaro i danni che avrebbe provocato alla popolazione con la sua decisione?
Tra l’altro il consigliere Todaro fa parte della maggioranza in consiglio, quindi viene logico pensare che se definisce il suo voto come responsabile, stia automaticamente definendo irresponsabili pure i suoi stessi colleghi di maggioranza. Consigliere Todaro, ma pensa che tutti gli altri consiglieri di opposizione e di maggioranza siano stupidi?
O più semplicemente Todaro dovrebbe evitare il rilascio di interviste dove il livello di demagogia raggiunge picchi altissimi”.

“Ci auspichiamo che il consigliere Todaro possa realmente comprendere il ruolo di consigliere e portare in consiglio comunale anche delle proposte o delle soluzione ai problemi che attanagliano il paese. Perché è per questo che è stato eletto, non di certo per prendere una manciata di like sui social network con le sue interviste”, concludono Ersini e Cortelli.