Nella medesima seduta, il Presidente del Consiglio comunale, Marilà Caci (in foto), il sindaco e tutti gli assessori hanno dichiarato di rinunciare al 60% della propria indennità di cui il 30%già decurtato per legge.
“E’ necessaria – ha commentato il presidente Marilù Caci – innanzitutto una macchina comunale efficiente, che costi meno. Questo vuol dire fare politica con la P maiuscola, spendersi positivamente per il bene collettivo della città senza necessariamente essere stipendiati dal comune. Vorremmo sottolineare che non vogliamo farci pubblicità con questi atti, ma ci sembra doveroso informare la città visto il periodo critico che stiamo vivendo. Prendiamo anche atto che lo scorso 5 agosto, il dirigente Tumminello ha trasmesso all’ufficio presidenza la proposta di dissesto dell’ente. E’ opportuno dire che in data antecedente a tale comunicazione, i consiglieri comunali avevano chiesto allo stesso dirigente di preparare una delibera di riequilibrio finanziario e di trasmettere una serie di documenti necessari per comprendere la situazione finanziaria dell’ente di cui non abbiamo avuto seguito. Comunque sarà cura della presidenza e di tutto il consiglio comunale affrontare tale delicata tematica successivamente, anche perchè adesso la proposta manca ancora del parere dei Revisori dei Conti“, conclude Caci,