marinara nelle immediate vicinanze del torrente Re, dove erano stoccati in maniera incontrollata rifiuti inerti, materiali di scarto derivati da demolizioni edilizie, materiale ferroso destinata alla rivendita, pneumatici, lastre di eternit, telati per infissi e carcasse di autocarri.
Sotto sequestro è finita un’area di circa 2.000 metri quadrati. Denunciato un imprenditore di 45 anni, titolare di un’impresa di autotrasporti che gestiva l’area nella sua disponibilità come deposito e movimentazione di scarti senza alcuna autorizzazione.
Le Fiamme Gialle empedocline hanno constatato che nell’area recintata, a destinazione agricola, erano stati accumulati diversi metri cubi di rifiuti provenienti da demolizioni e da ristrutturazioni edilizie ed altri rifiuti speciali e pericolosi. La discarica priva di ogni autorizzazione è stata creata in Porto Empedocle, sulla SS 115 ter, a ridosso del torrente Re che solo dopo qualche centinaio di metri sfocia in mare.
Il responsabile, sorpreso in flagranza di reato mentre scaricava da un autocarro residui di demolizioni destinati ad altra discarica autorizzate della provincia è stato denunciato per violazioni in materia ambientale.
Sequestrati, oltre all’area, anche i mezzi meccanici utilizzati per il trasporto ed il movimento dei rifiuti. Le attività sono ancora in corso al fine di scongiurare l’inquinamento delle falde acquifere.