Arriva in aula per l’incidente probatorio l’inchiesta relativa ai bilanci del Comune di Porto Empedocle che vede coinvolto l’attuale primo cittadino di Agrigento, Lillo Firetto.
Il gip del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto, come chiesto lo scorso ottobre dai pubblici ministeri, ha infatti disposto l’anticipazione del processo per eseguire una perizia sugli atti relativi ai bilanci del Comune, a partire dal 2011 e fino al 2014 al fine di “accertare la veridicità e la congruenza dei dati esposti negli strumenti contabili e nelle certificazioni del Patto di stabilità con particolare riferimento agli importi versati da Enel per le misure compensative”.
Sono stati i difensori a chiedere un rinvio dopo che ieri la commercialista Rita Amato avrebbe dovuto illustrare le conclusioni della sua perizia in un contraddittorio fra le parti al fine di acquisire una eventuale prova da utilizzare al processo. Dopo la consegna della perizia, i difensori hanno chiesto un rinvio per studiare le carte e preparare le osservazioni con i consulenti di parte. A finire nei guai, come si ricorderà, anche l’ex responsabile dei Servizi finanziari del comune empedoclino Salvatore Alesci e i sei revisori dei conti che si sono alternati fra il 2011 e il 2014.
In tutto sono quattro le ipotesi di falso in atto pubblico che vengono contestate e che si riferiscono alle attestazioni fatte nei bilanci che, secondo l’accusa, sarebbero stati “gonfiati” per nascondere un presunto buco di circa 3 milioni di euro, al fine di evitare le sanzioni previste dalla legge per i Comuni che non rispettano il Patto di stabilità.
Si torna il aula il prossimo 26 marzo.