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Porto Empedocle: controllo sulla filiera di pesca “SPADA VIVO”

Si è conclusa il 31 marzo, nel territorio di giurisdizione della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle, l’operazione complessa di controllo sulla filiera di pesca denominata “SPADA VIVO – 1^ FASE”, coordinata dalla Direzione Marittima di Palermo.

I controlli, svolti sia in mare che a terra, hanno riguardato l’intera filiera di pesca (mercati, centri di distribuzione, pescherie, mense, ristoranti, mezzi di trasporto) e sono stati rivolti a garantire tutela del consumatore (frodi in commercio; pubblicità ingannevole; tracciabilità, etichettatura e rintracciabilità; vendita di prodotti provenienti da pesca illecita), salvaguardia della salute (commercializzazione di prodotti in violazione di norme igienico-sanitarie) e conservazione degli stock ittici (vendita di esemplari protetti o sotto misura).

Gli accertamenti in mare sono stati finalizzati al controllo di licenza ed attrezzi di pesca, tabella di armamento, composizione dell’equipaggio, documenti di bordo e dotazioni di sicurezza.

Nel corso dell’attività è stato riscontrato il generale allineamento alle norme da parte delle imprese di pesca e della maggior parte degli esercizi commerciali controllati, grazie all’opera di formazione e sensibilizzazione della Guardia Costiera che si affianca ai periodici accertamenti svolti dai militari del Corpo con la consueta collaborazione del personale veterinario dell’A.S.P. 1 di Agrigento. Di seguito i principali dati dell’operazione:
– personale e mezzi impiegati dalla Guardia Costiera: 25 militari, 4 unità navali, 4 mezzi terrestri
– controlli effettuati: 25 (15 a terra e 10 in mare)
– sanzioni amministrative elevate: 7 (per un totale di circa 10.000 €)
– illeciti penali segnalati all’Autorità Giudiziaria: 2
– persone deferite all’Autorità Giudiziaria: 3
– sequestri eseguiti: 7
– materiale sequestrato: circa 350 metri di reti da posta; 2 magazzini portuali abusivamente occupati; parte del fabbricato di un ristorante sottoposto ad innovazione non autorizzata
– prodotti ittici sequestrati: circa 160 kg (distrutti a norma di legge dopo le verifiche del personale veterinario dell’A.S.P. 1 di Agrigento che ne ha dichiarato la “non idoneità al consumo umano”).

Tre sanzioni per violazioni in tema di tracciabilità ed etichettatura sono state elevate ai titolari di due imprese di commercializzazione di prodotti ittici di Porto Empedocle e ad un venditore ambulante di Raffadali. Due sanzioni per uso di attrezzi da pesca professionale non consentiti sono state elevate a carico di altrettanti pescatori abusivi empedoclini.

Una sanzione è stata comminata all’armatore di un motopeschereccio di Porto Empedocle per inosservanza dell’obbligo di installazione di strumentazioni di sicurezza. Una sanzione è stata elevata nei confronti del titolare di un ristorante di S. Leone (Agrigento) per inosservanza della concessione demaniale marittima a seguito di innovazione non autorizzata: a carico del proprietario e del direttore dei lavori è inoltre scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria per il reato di occupazione abusiva.

Una notizia di reato, infine, è stata elevata ad un pescatore abusivo di Porto Empedocle per resistenza a pubblico ufficiale.

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