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PhilCovid, fra coraggiosi e cauti”: via alla “maratona di filosofia” con Università di Messina e Strada degli Scrittori

Che cosa ha da dire la filosofia sulla pandemia da Covid19? Come affrontare paura ed emergenza? Il buon senso deve ispirare la norma o la legge deve regolare il buon senso?

Su questi e altri quesiti, divisi fra “coraggiosi e cauti”, i più grandi filosofi italiani e i presidenti delle società di filosofia si confronteranno sabato 16 sul web dalle ore 10 in una maratona della “Strada degli Scrittori”, organizzata con il Dipartimento di Scienze cognitive dell’ateneo di Messina.
Decine di interventi in diretta live sulla pagina Facebook della “Strada” per discutere di divieti, libertà personale, panico, ripresa e Fase2.

Un incontro on line promosso dal cattedratico di Filosofia a Messina Pietro Perconti e moderato dal direttore della “Strada degli scrittori” Felice Cavallaro. Con studenti e professori di diversi licei che dialogheranno per oltre due ore con i professori Beatrice Centi (Università di Parma. Presidente della Consulta nazionale di filosofia), Adriano Fabris (Pisa. Presidente della Società italiana di filosofia morale), Emidio Spinelli (Sapienza di Roma. Presidente della Società filosofica italiana), Francesca Piazza (Palermo. Presidente della Società di filosofia del linguaggio), Luca Illetterati (Padova. Presidente della Società Italiana di Filosofia Teoretica), Massimo Dell’Utri (Sassari. Presidente della Società italiana di filosofia analitica), Riccardo Manzotti (IULM di Milano), Alberto Voltolini (Torino), Mario De Caro (Roma Tre), Emanuele Castano (Università di Trento) e da Parigi Gloria Origgi, direttrice di Ricerca al CNRS di Parigi (Ècole Normale Superiéure, Ècole des Hautes Etudes en Sciences Sociales).

La “Maratona Filosofia” partirà da Agrigento, la città di Empedocle, con la partecipazione di diverse classi del Liceo Empedocle, da 9 anni sede della Fondazione intitolata al filosofo dell’antica Akragas. Collegati, fra gli altri, anche i licei classici Umberto di Palermo e Ruggero Settimo di Caltanissetta.

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