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Partiti “asso piglia tutto”: al Comune di Agrigento primi “mal di pancia”

Quadro completo o quasi. Dopo le “fumate bianche” delle due ultime sedute del nuovo Consiglio Comunale di Agrigento, ora la palla passa alle sei commissioni consiliari permanenti che dovranno eleggere i nuovi presidenti.

Se la seduta di ieri è servita per equilibrare gli assetti della maggioranza di governo, qualche mal di pancia si era già ravvisato nella prima seduta inaugurale. Nello Hamel, su tutti, non ha nascosto la propria “delusione” circa il modus operandi che ha condotto alla designazione nella maggioranza di Daniela Catalano quale presidente del Consiglio: “imposta” dai vertici senza alcuna possibilità di dialogo e confronto democratico.
Insomma, la tipica applicazione del manuale Cencelli ovvero una “mera” logica di spartizione di potere in assenza di meritocrazia.

E sarebbe stata proprio questa motivazione ad indurre i due consiglieri del Movimento 5 Stelle a votare contro le proposte sui membri effettivi delle sei commissioni consiliari. Motivo del contendere due commissioni: Bilancio e Lavori Pubblici. Secondo i pentastellati il loro ruolo di “supervisori”, al di là degli schemi partitici, poteva rappresentare una garanzia, associata ad una “competenza” meritocratica che avrebbe potuto essere messa a servizio della città. Nessuna imposizione insomma, ma una legittima richiesta che è stata al tempo stesso “snobbata” dalla maggioranza che ieri ha visto l’intera assise votare quasi unanimemente i membri decisi “a tavolino” dai principali partiti rappresentati in Aula Sollano.

Tutto liscio come l’olio. Tutto deciso e stabilito secondo un vecchio quadro da prima repubblica. Una vera e propria lottizzazione del “potere” che, al di là delle competenze e delle professionalità indiscusse dei membri, ha visto primeggiare ancora una volta il diktat del vertice.
Tutto d’amore e d’accordo almeno in queste prime fasi di consiliatura, dove addirittura sembrano già essere stabilite anche le presidenze delle commissioni. Stabilita addirittura la possibile presidenza al Pdr di una delle commissioni (probabilmente la 1^ o la 2^); fatto quest’ultimo che nasce come “scambio di cortesie” dato che il Pdr aveva sostenuto con il proprio voto la presidenza di Daniela Catalano e quella di Sanzo come vice.

Presidenze di commissioni che vedrebbero la totale preclusione nei confronti del Movimento 5 Stelle e del Ncd. Tutto o quasi resterà infatti nella disponibilità delle due liste a sostegno del sindaco Firetto, “Agrigento Cambia” e “Agrigento Rinasce”.

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