“Ogni anno, l’istituto comprensivo F.E. Cangiamila, inaugura l’inizio delle attività didattiche con la celebrazione di una Santa messa”.
Lo scrive il dirigente scolastico dell’Istituto palmese, il professore Eugenio D’Orsi che con ” Partito don Fabio per Lampedusa, un nostro docente, bussa alla porta della sagrestia della chiesa Madre, una volta simbolo della comunità religiosa dei palmesi e orgoglio di tutti noi, oggi, sede di un arciprete che rimanda il povero insegnante affermando di non credere a tali appuntamenti perché è solo una scusa degli alunni per fare vacanza. Come dire l’ora di religione che si svolge in classe è una ricreazione”.
“Dopo i crocifissi del ministro nelle aule, un sacerdote chiude i crocifissi a settecento alunni e ai loro docenti che avrebbero voluto celebrare con una santa messa l’inizio dell’anno scolastico. Non sappiamo se l’inquilino della chiesa Madre si senta il proprietario di un bene che appartiene ai palmesi, sappiamo, invece, di trovarla perennemente chiusa e che bisogna chiedere ospitalità ad altri più disponibili parroci, anche di fuori, per vivere le giornate cristianamente. Eravamo abituati ad altri spessori: dall’arciprete Di Benedetto all’arciprete Castronovo e via dicendo. Se il tempo che viviamo deve essere una pena per meritare il paradiso diciamo con pazienza:Benvenuto padre Montana!”, conclude D’Orsi.