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Palma di Montechiaro, architetta aggressione dell’ex marito con acido ma era tutto falso: svolta nelle indagini, arrestata donna

A seguito di un’articolata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento, la Squadra Mobile di Agrigento e il Commissariato di P.S. di Palma di Montechiaro hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di una donna, per i reati di calunnia e deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, commessi in danno dell’ex coniuge.
Le indagini prendevano spunto dalla richiesta di aiuto fatta agli agenti del Commissariato di Palma di Montechiaro dalla stessa donna che, nella tarda mattinata del 05 dicembre 2023, asseriva di essere stata aggredita presso la propria abitazione dall’ex marito, attraverso l’utilizzo di un liquido corrosivo.
L’uomo che in conseguenza ditale aggressione aveva riportato gravi lesioni al volto, veniva rintracciato nell’immediatezza presso l’Ospedale di Licata e tratto in arresto nella quasi flagranza del reato di tentata deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso.
Gli approfondimenti investigativi intrapresi dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di P.S. di Palma di Montechiaro, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento, hanno portato a rovesciare il quadro accusatorio inizialmente prospettatosi a carico dell’uomo.
In particolare, gli elementi raccolti nel corso delle indagini hanno consentito di smentire la versione fornita dalla donna, che si sarebbe dimostrata inattendibile e calunniosa, architettando l’aggressione ai danni dell’ex marito e mettendo in atto fin dall’inizio una vera e propria messa in scena ai danni dell’uomo.
Rilevano in questo senso le immagini video estrapolate dai sistemi di video sorveglianza ed acquisite dagli inquirenti, oltre che gli esiti dei rilievi tecnici in ordine alla ricostruzione della dinamica dell’aggressione, effettuati dal personale della Polizia Scientifica.
Le informazioni raccolte hanno consentito così di delineare un quadro probatorio che ha condotto alla contestazione dei reati sopraindicati.
Il provvedimento emesso dal G.I.P. su richiesta della Procura della Repubblica di Agrigento è stato eseguito nella serata di ieri e l’indagata è stata associata presso la Casa Circondariale di Agrigento a disposizione della competente A.G.
Nel contempo, venuto meno il quadro gravemente indiziario nei confronti dell’uomo, il G.I.P. ha revocato la misura cautelare applicata in precedenza nei suoi confronti, disponendone l’immediata liberazione.
Le indagini sono in corso e la responsabilità penale del soggetto gravata da misura cautelare non è ancora accertate in via definitiva.