Ospedale di Licata: il direttore dell’Asp risponde alle polemiche sollevate
La sinergica collaborazione tra le istituzioni, la direzione generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento da un lato ed il sindaco del Comune di Licata dall’altro, ha reso possibile, nel recente periodo, una decisa crescita del presidio ospedaliero “san Giacomo D’Altopasso” sia sul piano strutturale che sotto il profilo delle dotazioni strumentali.
L’inaugurazione del moderno e funzionale pronto soccorso, l’adeguamento dell’unità complessa di chirurgia, l’imminente consegna del nuovo punto nascite e, sul fronte dell’assistenza territoriale, l’attivazione della guardia medica nel centro cittadino sono tutti risultati certificati dalla recente visita del presidente della Regione siciliana e dal sottosegretario alla Salute.
“In questo senso ¬- afferma il direttore generale Asp, Salvatore Lucio Ficarra – non si possono giustificare gli interventi di chi risulta incompetente in materia sanitaria. Al san Giacomo D’Altopasso non è stato ad oggi disposto alcun trasferimento di infermieri che, anzi, risultano in organico superiore rispetto all’ospedale di Canicattì dove il numero degli accessi è più consistente. A questo proposito si spera che qualche politico non voglia difendere rendite di posizione provenienti dal passato. Nonostante il blocco dei concorsi – continua il direttore Ficarra – l’attività di chirurgia generale è garantita dalla collaborazione del dottor Salvatore Napolitano, già primario all’ospedale di Agrigento, e dall’abnegazione professionale del personale anestesista stante che il dottor Tirrò ha scelto di andare a svolgere il ruolo di direttore del reparto chirurgico del nosocomio di Gela. Relativamente all’unità di ortopedia, a rettifica di quanto espresso, l’attuale direttore, il dottor Catanese, lascerà l’incarico per aver raggiunto il pensionamento e comunque per scelte professionali sulle quali la direzione generale non può certo incidere. Per quanto concerne la pneumologia le procedure aziendali sono in corso di definizione. Peraltro – conclude Ficarra – molti degli avvisi per il conferimento degli incarichi professionali banditi dall’Asp, sia a causa della carenza di alcune specializzazioni mediche sia per la natura a tempo determinato dei contratti, sono recentemente andati deserti sia a Licata che presso le altre sedi ospedaliere. In questo senso – conclude Ficarra – siamo convinti che la maggiore ‘appetibilità’ contrattuale delle imminenti assunzioni garantirà l’appianamento di diverse difficoltà”.
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