Nel recente luglio 2020, l’Ufficio competente per i Procedimenti Disciplinari dell’Asp di Agrigento intraprendeva, a seguito di un’apposita segnalazione della Direzione sanitaria, un’azione disciplinare nei confronti di un sanitario del Presidio Ospedaliero “Barone Lombardo” di Canicattì, reo di non aver rispettato – secondo una prima prospettazione dell’organo di disciplina – talune disposizioni aziendali e normative inerenti, in particolare, l’approvvigionamento e la gestione dei dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) richiesti dal diffondersi della pandemia da COVID-19.
Ricevuta la contestazione disciplinare, il sanitario assistito dagli Avv.ti Girolamo Rubino e Mario La Loggia, faceva pervenire, al medesimo organo di disciplina, proprie articolate difese al fine di dimostrare l’infondatezza degli addebiti di responsabilità mossi nei suoi confronti, con conseguente richiesta di archiviazione del procedimento disciplinare instaurato a suo carico.
I legali Rubino e La Loggia rilevavano, in particolare, come lo stesso sanitario del nosocomio di Canicattì, in realtà, avesse garantito il regolare svolgimento delle attività di urgenza e tutta l’assistenza sanitaria necessaria all’utenza, operando con competenza e professionalità e nel rispetto delle disposizioni normative, regolamentari e comportamentali previste dal rapporto lavorativo reso, nel caso di specie, alle dipendenze dell’Asp di Agrigento.
Rilevavano, inoltre, i legali che i chiarimenti di recente richiesti e forniti proprio sull’utilizzo dei kit di emergenza erano stati ritenuti esaustivi già dalla stessa Direzione Sanitaria del Presidio di Canicattì tanto da non causare alcun procedimento disciplinare a carico del medesimo sanitario.
Al termine dell’attività istruttoria, infatti, il competente Ufficio per i Procedimenti Disciplinari dell’Asp di Agrigento, non rilevando alcun inadempimento dei prescritti obblighi di servizio in danno della medesima Asp, ha disposto l’archiviazione del procedimento disciplinare avviato nei confronti del sanitario operante nel Presidio di Canicattì.