Operazione “Up & Down”, droga dal Belgio a Favara: arresti dei Carabinieri
Eseguite dalla Compagnia Carabinieri di Agrigento cinque ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti residenti ad Agrigento, Favara e Porto Empedocle per l’ipotesi di reato di associazione a delinquere finalizzato al traffico di stupefacenti e spaccio di sostanze stupefacenti.
I soggetti colpiti dalle ordinanze di custodia cautelare in carcere sono i favaresi Carmelo Fallea (classe 75), Calogero Presti (classe 73), Carmelo Vaccaro (classe 78) e l’empedoclino Stefano Sacco (classe 64). Il quinto soggetto colpito da custodia cautelare agli arresti domiciliari è il favarese Gaspare Indelicato (classe 82).
L’operazione è stata resa nota oggi pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa svolta al Comando Provinciale dei Carabinieri di Agrigento.
L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, Claudio Camilleri, e condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Agrigento e dalla Tenenza di Favara dall’aprile al novembre 2014, ha portato all’individuazione di di un’organizzazione criminale operante nella provincia dedita al traffico di cocaina e hashish che dal Belgio e da Palermo faceva pervenire regolarmente presso Favara per poi distribuire le sostanze stupefacenti al dettaglio.
E’ stato proprio il percorso che seguiva la sostanza stupefacente verso il basso dal nord Europa all’Italia a dare il nome all’indagine “Up & Down“.
Carmelo Fallea – secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma dei Carabinieri – acquistava la sostanza “leggera” del tipo hashish da soggetti palermitani, che mediante dei corrieri lo facevano poi pervenire a Favara, dove lo stesso si avvaleva di alcuni soggetti come Calogero Presti o l’empedoclino Sacco per occultarlo in luoghi sicuri e a lui non riconducibili, ma anche per venderla al dettaglio agli spacciatori locali.
Il referente dell’organizzazione palermitana presso la quale veniva acquistato lo stupefacente era – sempre secondo i Carabinieri – Vincenzo Giudice, già tratto in arresto nel maggio 2015 a conclusione dell’operazione denominata “Verbero” condotta dal Reparto Operativo di Palermo, con cui tuttavia non vi era un filo diretto. Era, infatti, una donna residente ad Agrigento ma di origine marocchine, Rania El Moussaid, con la quale il Giudice intratteneva un rapporto sentimentale, e che riteneva persona di fiducia, che curava le comunicazioni tra il palermitano e il favarese Fallea. La giovane, colpita da custodia cautelare degli arresti domiciliari, è stata fermata nel primo pomeriggio di oggi, 27 dicembre, all’aeroporto di Catania, dopo essere atterrata da un volo proveniente da Parigi.
La cocaina invece proveniva – stante le ricostruzioni dopo le indagini dei Carabinieri – circa una volta al mese dal Belgio, occultata all’interno di pacchi spediti, ovviamente con destinatario e mittente fasulli, tramite le diverse società di trasporti e traslochi che regolarmente compiono viaggi da e per il Belgio a favore soprattutto dei molti emigrati favaresi presenti nel paese. Giunti a destinazione i pacchi venivano ritirati direttamente presso il deposito degli spedizionieri, che fungevano, del tutto ignari, da corrieri. Il pagamento della sostanza veniva effettuato da Fallea che personalmente di recava a tal fine in Belgio accompagnato dal Vaccaro che fungeva anche da ausilio per lo spaccio della sostanza giunta in Italia.
Durante il corso dell’indagine, sono stati effettuati l’arresto, nel giugno 2014, di Calogero Presti per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e il conseguente sequestro di 20 kg. di hashish, e l’arresto di Ignazio Blandino, avvenuto nell’agosto del 2014 appena sbarcato a Lampedusa proveniente da Porto Empedocle dove aveva appena ricevuto 50 grammi di cocaina da soggetti dell’organizzazione oggetto d’indagine.
Un ulteriore sequestro di 1 kg. di cocaina e di 4 kg. di hashish è stato effettuato nel settembre del 2014: proprio mediante tale sequestro è stato appurato la metodologia di spedizione dal Belgio all’Italia attraverso ignare compagnie di trasporto favaresi.