Operazione “Giano Bifronte”, Sava (GdF): “un quadro sconcertante”
Un quadro sconcertante emerso dalle indagini che ha portato alla definizione dell’inchiesta denominata “Giano Bifronte” su un presunto sistema di corruzione smascherato dalla Guardia di Finanza di Agrigento e dalla Procura della Repubblica.
“Un lavoro lungo ed articolato – ha affermato il comandante provinciale delle Fiamme Gialle, Fabio Sava – che ha fatto emergere una quadro sconcertante perchè abbiamo sentito imprenditori che neanche hanno preso in considerazione l’idea di poter istruire una pratica perché hanno i presupposti per poter ottenere dei benefici“.
Un sistema ritenuto “normale” per il quale le imprese “chiedevano semplicemente quanto c’è da pagare per potervi accedere. Cioè: a chi devo pagare?“
LEGGI ANCHE: Inchiesta “Giano Bifronte”: ecco le imprese coinvolte e i destinatari delle misure
“Un comportamento – ha concluso il colonnello Fabio Sava – posto in essere anche da soggetti che astrattamente sarebbero anche capaci di istruire la pratica o che hanno i requisiti, sempre astrattamente, per tentare di ottenere il finanziamento“.
L’inchiesta avrebbe portato a scoprire presunti pagamenti per accedere a prestiti agevolati.
LEGGI ANCHE: Inchiesta “Giano Bifronte:” l’Irfis Sicilia parte civile nel procedimento