Ieri, come riporta il sito di informazione “Grandangolo” è stata la volta degli indagati sottoposti al regime degli arresti domiciliari, dopo che lunedì il Gip di Agrigento, insieme al pm Andrea Maggioni, hanno ascoltato al Carcere “Petrusa” di Agrigento alcuni degli arrestati.
Fra i nomi “noti” agi arresti domiciliari, l’imprenditore agrigentino Marco Campione (in foto), presidente di Girgenti Acque; Pietro Pasquale Leto, Direttore dell’Agenzia delle Entrate di Agrigento; D.P., 40 anni, responsabile di una Università telematica; Michele Daina; Filippo Ciaravella, funzionario dell’Agenzia delle Entrate, ed il collega Tonino Migliaccio.
Secondo le prime indiscrezioni, Campione e Daina hanno presentato alcune memorie difensive tramite i loro legali, li avvocati Lillo Fiorello e Diego Galluzzo. Come alcuni indagati agli arresti, anche loro hanno depositato istanza avanti il Tribunale del riesame per aver annullato il provvedimento cautelare.
Per il direttore dell’Agenzia delle Entrate di Agrigento, Pietro Pasquale Leto, bocca cucita in quanto si è avvalso della facoltà di non rispondere. Parla invece un imprenditore agrigentino che continua a professarsi estraneo alle accuse rivolte.
Oggi verranno ascoltati altri indagati, fra i quali spicca il nome dell’imprenditore Salvatore La Porta, della Metalmeccanica Agrigentina.
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