Operazione antimafia “Xydi”: avvocato ed ex compagno restano in carcere
Il gip del Tribunale di Agrigento ha convalidato il fermo e applicato la custodia cautelare in carcere per l’avvocatessa e l’ex compagno coinvolti nell’operazione antimafia denominata “Xydi” che avrebbe disarticolato il mandamento mafioso di Canicattì.
Il giudice per le indagini preliminari ha emesso l’ordinanza per 17 dei 23 soggetti indagati. L’operazione, come si ricorderà, si è sviluppata nella parte centro orientale della provincia di Agrigento ove risulta attivo il mandamento mafioso di Canicattì che costituisce tuttora l’epicentro del potere mafioso dell’ergastolano campobellese Giuseppe Falsone, pure destinatario del provvedimento precautelare in esame in quanto risultato a capo della provincia mafiosa di Agrigento.
I soggetti coinvolti sono ritenuti a vario titolo responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso (cosa nostra e stidda), concorso esterno in associazione mafiosa, favoreggiamento personale, tentata estorsione ed altri reati aggravati poiché commessi al fine di agevolare l’attività dell’associazione di tipo mafioso.
Pere i due poliziotti coinvolti il gip ha disposto i domiciliari. La scarcerazione è stata decisa per quattro soggetti, mentre per tutti gli altri è stata disposta la custodia cautelare in carcere.