Operatori ecologici Lampedusa, Usb: “una vicenda che continua a uccidere i diritti dei lavoratori”
“Per gli operatori ecologici, già licenziati e con sei mesi di stipendi arretrati da riscuotere, sapere che la previsione di bilancio del Comune di Lampedusa e Linosa definisce una copertura finanziaria di 4 milioni e mezzo di euro – 58mila euro in più rispetto all’anno corrente – è motivo di ulteriore frustrazione”.
Lo afferma Aldo Mucci dell’Usb, che aggiunge:
“Un affare colossale, che vedrà, in previsione, una riduzione di circa 700mila euro annui solo dal 2020, nel quale pare non ci siano i margini di utile e copertura finanziaria perché le ditte possano retribuire i propri dipendenti con regolarità sancita dalla Costituzione italiana. Quella regolarità che la Carta costituzionale chiama “dignità” del lavoratore. Inoltre, i lavoratori sono attualmente senza lavoro. Gli operatori ecologici di Lampedusa e Linosa sono stati licenziati a seguito della nota con cui il sindaco Totò Martello ha rescisso il rapporto con il raggruppamento Iseda-Sea-Seap. Nel frattempo è stato messo in esecuzione un avvio emergenziale, nelle more del nuovo contratto di appalto vinto dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese Iseda s.r.l. (capogruppo) – SEA s.r.l. – Ecoin s.r.l. – Icos s.r.l. – SEAP s.r.l – Traina s.r.l., con cinque dipendenti delle ditte che componevano la precedente RTI inviati in trasferta pelagica da Agrigento. Una vicenda che continua a“uccidere” i diritti dei lavoratori sanciti dalla Costituzione”.