La mamma del piccolo Loris, accusata di infanticidio, questa mattina è attesa al palazzo di giustizia di Ragusa per l’udienza preliminare durante la quale si deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio.
Il legale della 27enne, Francesco Villardita, ha rilasciato fugaci dichiarazioni: “Oggi celebreremo l’udienza preliminare, sarà questo il primo passo verso il giudizio, ma non sappiamo ancora quale sarà l’evoluzione di un’udienza non certo breve …”.
Villardita rimane ermetico circa la linea difensiva che adotterà, alla luce delle recenti rivelazioni fatte dalla sua assistita, non si è tuttavia sbilanciato sulla sua decisione di chiedere il rito abbreviato o ordinario. “Non possiamo escludere niente”, ha detto.
Presenti in Aula, quest’oggi, oltre all’indagata, anche il marito, Davide Stival, accompagnato dal suo legale, Daniele Scrofani.
Un’udienza preliminare che si arricchisce di altri macabri particolari trapelati dalle ultime consulenze medico-legali depositate giorni fa in Procura. Da questi si evincerebbe che le nuove confessioni di Veronica siano poco attendibili. Secondo la ricostruzione dei criminologi professori Francesco Bruno e Gianfranco Marullo, il corpo di Loris Stival presentava segni non giustificabili con la dinamica indicata da Veronica Panarello.
“L’autopsia dice che la frattura cranica è più o meno coeva alla morte, avvenuta subito prima o subito dopo il decesso [..] e che non sia possibile che la frattura sia stata generata dalla caduta nel pozzo», il che vorrebbe dire che Loris sarebbe stato colpito alla testa, verosimilmente con l’obiettivo di ucciderlo per poi gettarlo immediatamente nel pozzo” questo è quanto affermato dal Prof. Bruno sul sito Cronaca&Dossier .
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