Omicidio Lorena Quaranta, chiuse le indagini: contestata la premeditazione
Avviso di conclusione delle indagini notificato al 29enne accusato dell’omicidio della giovane Lorena Quaranta, la studentessa favarese uccisa lo scorso 31 marzo a Furci Siculo, nel messinese.
La Procura della Repubblica di Messina ha contestato al giovane di aver ucciso la fidanzata tramortendola con un oggetto e poi soffocata.
Al giovane vengono altresì contestate alcune aggravanti, quali la premeditazione poiché – secondo l’accusa – avrebbe manifestato l’intenzione di trasferire ai nipoti alcuni risparmi depositati in un conto corrente. Per l’accusa si tratterebbe di un elemento essenziale.
Inoltre, i magistrati contestano le aggravanti di aver commesso il fatto nei confronti di una persona a lui legata da vincoli affettivi e convivente e per motivi abbietti e futili. I due fidanzati vivevamo insieme.
Sempre per l’accusa, il giovane avrebbe immobilizzato la donna che poi sarebbe stata soffocata. Sarebbe stato lo stesso a chiamare poi i carabinieri e confessare il tutto dopo aver tentato il suicidio.
I familiari di Lorena si costituiranno parte civile con l’assistenza dell’avvocato Giuseppe Barba.