Un omicidio che ha portato, come si ricorderà, all’arresto da parte dei Carabinieri di un’intera famiglia. Domiciliari sono infatti stati stabiliti, con applicazione del braccialetto elettronico, per la moglie e per il figlio del 43enne. A deciderlo durante l’udienza di convalida il gip del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto.
Come si ricorderà, erano circa le 7 del mattino di domenica scorsa, quando è giunta al “112” la segnalazione di una grave lite fra più persone in pieno centro a Naro. Giunti immediatamente sul posto con numerose pattuglie, i Carabinieri della locale Stazione e del Nucleo Operativo della Compagnia di Licata, si sono subito resi conto di trovarsi davanti alla scena di un efferato crimine. Bastoni e armi da taglio, sangue ovunque. Questa la scena alla quale si sono trovati davanti gli specialisti della Sezione Rilievi del Reparto Operativo del Comando Provinciale, subito accorsi sul posto per i repertamenti del caso.
A distanza di solo tre ore dall’omicidio, sulla base degli elementi di prova acquisiti durante la fulminea indagine e dopo aver ascoltato alcuni testimoni, i Carabinieri hanno stretto le manette ai polsi del 44 enne Vasile Lupascu, del figlio 18 enne e della moglie 38 enne del Lupascu, con l’accusa di “omicidio volontario in concorso”, accertando che i tre si erano appostati insieme, vicino l’abitazione di Pinau Constantin, aggredendolo congiuntamente e provocando ferite ad un braccio anche alla moglie della vittima.