Netturbini, Cgil, Cisl e Uil: la protesta continua
La vicenda dei licenziamenti dei lavoratori del servizio di igiene urbana del Comune di Agrigento non ha, ancora, trovato soluzione.
L’Amministrazione Comunale, di fronte alle proposte delle Organizzazioni Sindacali e dei lavoratori, ha sostenuto, in tutte le sedi, che il bando di gara obbliga le Aziende che si sono aggiudicate la gara ad assumere tutto il personale in servizio nel precedente appalto.
Il Consiglio comunale, con proprio atto di indirizzo, ha chiesto che le clausole, sul mantenimento dei livelli occupazionali, venissero inserite nel contratto che è stato stipulato tra il Comune e l’ATI ISEDA, SEA, SEAP.
Dalla stipula di questo contratto sono passati tredici giorni senza il rientro dei licenziamenti.
Le scriventi OO. SS. chiedono al Sindaco, all’Amministrazione e al Consiglio Comunale cosa hanno posto in essere per fare rispettare quanto previsto dal capitolato d’appalto e dal contratto, cioè il pieno rispetto dei livelli occupazionali.
Chiedono, altresì, l’intervento delle autorità competenti per fare rispettare quanto previsto dal capitolato, dal contratto, dal CCNL e dalle leggi che disciplinano le modalità di gestione dei servizi di igiene ambientale.
Ribadiscono che non permetteranno che i responsabili del licenziamento di tanti padri di famiglia si lavano le mani condannando i lavoratori alla disperazione e alla rassegnazione.