“Nella Valle degli Dei”, grande partecipazione e tanto spettacolo
Ha ruotato intorno alla Strada degli Scrittori, con una grande partecipazione di pubblico, lo spettacolo “Nella Valle degli Dei”, evento del FAI che si è tenuto ieri sera ai piedi del Tempio di Giunone, con il patrocinio e sostegno del Comune di Agrigento e del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, in collaborazione con il Distretto turistico regionale Valle dei Templi.
Nel corso della serata, condotta dal giornalista Felice Cavallaro, si sono alternate performance artistiche di grande livello: dalla video intervista esclusiva ad Andrea Camilleri alla verve teatrale di Salvo Piparo e Costanza Licata, accompagnati dal pianoforte di Irene Maria Salerno. Sebastiano Lo Monaco si è esibito in un reading di passi tratti dalle opere degli autori della “Strada degli Scrittori”. Gaetano Basile ha invece raccontato spassosissimi aneddoti sul cibo, legati ad Agrigento, alla Valle dei Templi e alla natura pirandelliana dei giurgintani, mentre Alessandra Salerno, reduce dal successo di “The Voice”, ha concluso la serata con la sua voce straordinaria.
Simonetta Agnello Hornby, durante il suo intervento, ha ribadito la necessità che sia supportata la proposta della candidatura di Andrea Camilleri al Premio Nobel per la Letteratura, sottolineandone l’importanza all’interno del panorama letterario mondiale.
Gioacchino Lanza Tomasi, figlio adottivo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e Soprintendente dell’Istituto Nazionale di Dramma Antico (INDA), si è detto pronto a intrecciare, insieme al sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, un’intensa collaborazione per il co-marketing delle rappresentazioni del Teatro Greco di Siracusa e del Festival della Strada degli Scrittori, entrambi in programma nel maggio-giugno 2016, e anche per la condivisione di alcuni spettacoli classici dell’Inda nel magnifico scenario della Valle dei Templi.
Grande emozione ha suscitato il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente di Caritas italiana, nel manifestare il suo amore per il centro storico di Agrigento, dimenticato per troppo tempo dagli stessi agrigentini, e per la Cattedrale di San Gerlando, che merita di essere salvata.