Negato “smart working” a lavoratore fragile dell’ex Provincia Regionale di Agrigento: lettera a Mattarella
Di “lavoro non si deve dover morire”. Con un lettera inviata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, un lavoratore dell’ex Provincia Regionale di Agrigento ha lamentato la negata possibilità di svolgere la sua attività professionale in smart working essendo lo stesso un “lavoratore fragile”.
Il 62enne Maurizio Puccio di Sciacca, dipendente del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, si è vista infatti negare la proroga dello “smart working” nonostante le patologie e le costanti cure cui deve sottoporsi.
“Dopo tre anni di smart working – scrive Puccio – lo scorso 2 gennaio ho presentato alla mia Amministrazione la richiesta di proroga per continuare a lavorare in “modalità agile” grazie alla legge 29 dicembre 2022 n. 197, art. 1, comma 306 che tutela i soggetti colpiti da patologie. Ebbene, dopo tre anni mi sono visto rispondere dalla mia Amministrazione (rectius dalla Dirigente a tempo determinato) che ‘…l’attività di sportello svolta dal dipendente è incompatibile con la modalità di lavoro agile… da parte dell’Ente c’è la disponibilità a trovare una soluzione, il lavoratore, trovandosi nella sede periferica dell’Urp di Sciacca, potrà richiedere il cambio della mansione o il trasferimento in altro settore o ufficio le cui mansioni lavorative siano conciliabili con l’attività di smart working…’. Mi chiedo, come mai in tre anni questo problema non si è mai posto?“.