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Naro, omicidio a colpi di spranga: 40enne condannata a 22 anni

Ventidue anni di reclusione. E’ questa la pena inflitta dai giudici della Corte di Assise di Agrigento presieduta da Alfonso Malato nei confronti della 40enne di origine romena Anisoara Lupascu accusata dell’omicidio del 37enne Constantin Pinau insieme al marito, il 46enne Vasile Lupascu, e il figlio Vasile Vladut Lupascu, già condannati con il rito abbreviato a a 30 anni di reclusione.

Come si ricorderà, i fatti risalgono allo scorso 8 luglio, quando era giunta al “112” la segnalazione di una grave lite fra più persone in pieno centro a Naro. Giunti immediatamente sul posto con numerose pattuglie, i Carabinieri della locale Stazione e del Nucleo Operativo della Compagnia di Licata, si sono subito resi conto di trovarsi davanti alla scena di un efferato crimine. Bastoni e armi da taglio, sangue ovunque. Questa la scena alla quale si sono trovati davanti gli specialisti della Sezione Rilievi del Reparto Operativo del Comando Provinciale, subito accorsi sul posto per i repertamenti del caso. I Carabinieri, dopo aver identificato la vittima, avevano in breve tempo ricostruito il suo passato, chiudendo il caso che ha portato all’arresto di Vasile Lupascu, del figlio e della moglie di Lupascu, con l’accusa di “omicidio volontario in concorso”, accertando che i tre si erano appostati insieme, vicino l’abitazione di Pinau Constantin, aggredendolo congiuntamente e provocando ferite ad un braccio anche alla moglie della vittima.

Nel corso del processo, i giudici hanno riqualificato (così come avvenuto per i due uomini coinvolti nella triste vicenda ndr) da tentato omicidio a lesioni l’accusa in relazione all’aggressione ai danni della moglie di Constantin.

Al termine della sua requisitoria, il pm Emiliana Busto, chiedendo il riconoscimento delle attenuanti ma non la derubricazione in tentato omicidio, aveva proposto la condanna a 25 anni.

I giudici hanno altresì stabilito una provvisionale di 50 mila euro ciascuno per la vedova e i figli della vittima. Risarcimento di 10 mila euro anche per un amico di Pinau che intervenne sui luoghi per prestare soccorso.