Naro, il Cine-Teatro Tre Torri sarà acquisito dal Comune
Il Consiglio Comunale di Naro, presieduto da Francesco Riolo, con 9 voti favorevoli su 9 consiglieri presenti, ha approvato la proposta del sindaco Lillo Cremona di acquisire il Cine-Teatro “Tre Torri”, chiuso da circa vent’anni.
I 5 consiglieri d’opposizione non hanno partecipato alla votazione, essendosi allontanati dall’aula –immediatamente prima della trattazione dell’argomento- per protesta nei confronti dell’ufficio di presidenza. Quest’ultimo non ha concesso la parola alla consigliera Liliana Bellavia,capogruppo dell’opposizione, che l’ha chiesta per motivi –come da lei stessa preannunciato- non pertinenti il punto dell’o.d.g. relativo al Cine-Teatro.
L’acquisizione della proprietà del Cine-Teatro avverrà per due terzi a titolo gratuito, grazie alla donazione degli eredi del cavaliere Graci, mentre per l’altro terzo ci sarà un pagamento(più o meno simbolico) di 3 mila euro.
Costruito negli anni Venti del secolo scorso dall’eclettico Giuseppe Amico (che aveva vissuto negli States ed era appassionato d’arte e letteratura), il Cine-Teatro “Tre Torri” aveva 343 posti in sala, 150 suddivisi nelle due file dei 10 palchi e 182 nella piccionaia: in totale, ben 675 posti a sedere.
Adesso, grazie ai finanziamenti comunitari o a quelli del piano straordinario nazionale, il Cine-Teatro potrà essere ristrutturato e reso fruibile alla cittadinanza.
Nel corso del Consiglio Comunale, sono stati pure approvati alcuni regolamenti comunali, tra cui quello sulla rottamazione delle cartelle esattoriali e sul condono delle sanzioni sui tributi comunali non pagati.
“L’acquisizione del Cine-Teatro Tre Torri – dichiara il sindaco di Naro, Calogero Cremona – è il primo passo che ci consentirà l’affidamento della progettazione con procedura a evidenza pubblica e poi la richiesta di finanziamento.
La fonte di finanziamento può essere costituita dai fondi europei dei GAL o da altre misure comunitarie.
Ma stiamo valutando anche la possibilità d’inserimento nel Piano Straordinario quinquennale per la riattivazione delle sale cinematografiche chiuse o dismesse nei Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti che è stato approvato con l’art. 28 della legge n.220 del 14 novembre 2016 sulla nuova disciplina del cinema e dell’audiovisivo”.