Il Tribunale del Riesame di Palermo ha disposto il regime dei domiciliari per i due zii accusati di avere segregato e incatenato il proprio nipote disabile di 33 anni a Naro.
I due, già tutori del nipote, come chiesto dai loro difensori finiscono così ai domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico dopo che i giudici del Riesame hanno valutato la sostanziale confessione e la revoca dell’affidamento disposta dal giudice tutelare.
Pare che i due si siano giustificati, parlando di precedenti episodi dove il ragazzo si sarebbe allontanato facendo perdere le proprie tracce, per poi ritrovarlo giorni dopo in altre regioni d’Italia. Sparizioni che, sembrerebbe, sarebbero anche state al centro di ricerche da parte della trasmissione televisiva “Chi l’ha visto”.
I due tutori sono accusati di maltrattamenti e sequestro di persona. L’arresto, come si ricorderà, è stato effettuato dai militari dell’Arma dei Carabinieri dopo un’operazione condotta dal procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio e dal pm Gloria Andreoli.