Uno dei bagnanti però ha ripreso la scena ed ha effettuato un video.
L’associazione Mareamico di Agrigento ha poi subito provveduto ad inoltrare una denuncia dell’episodio alla Tenenza dei Carabinieri di Ribera.
Gli immediati accertamenti svolti dai militari dell’Arma, hanno permesso di individuare l’autore del gesto, un giovane ventitreenne di Ribera, il quale, convocato dai Carabinieri, ha ammesso la propria responsabilità.
A suo carico, i Carabinieri della Tenenza hanno elevato una consistente sanzione amministrativa, prevista dal Codice della Navigazione.
Giuseppe Natalello Presidente del motoclub “Enduristi Agrigentini “, rappresentante della FMI ( Federazione Motociclistica Italiana ) per Agrigento, Alessandro Palumbo e Giuseppe Bellavia rispettivamente Presidenti dei motoclub “ Enduro Libero “ e “ Giganti “, in merito alla vicenda che ha visto un giovane 23enne scorrazzare con la propria moto nella riserva naturale “ foce del Platani “, oltre che a condividere ed aver supportato la denuncia dell’Associazione MareAmico, esprimono viva soddisfazione per l’operato della Tenenza dei Carabinieri di Ribera, che in pochi giorni ha individuato l’irresponsabile individuo elevandogli la giusta e corposa sanzione.
I nostri motoclub e le Federazioni Motociclistiche hanno sempre preso le distanze da tali comportamenti, posti in essere da soggetti che non possono essere definiti motociclisti o Enduristi, ma solo dei semplici trasgressori.
La filosofia dei nostri motoclub è imperniata sul rispetto delle regole, quali esse siano. In particolare le moto da enduro, a differenza delle moto da cross utilizzate rigorosamente in pista, pur essendo predisposte per una attività in fuoristrada, sono omologate per la circolazione stradale e quindi targate ed assicurate . Pertanto sono utilizzate e devono essere utilizzate dai nostri associati nel rispetto del codice stradale, delle norme che regolamentano l’accesso al demanio oltre che nel rispetto dei divieti di circolazione nelle aree tutelate quali, parchi, riserve, demanio marittimo e aree Archeologiche. Chi è aduso ad infrangere le suddette norme, non è considerato un motociclista dai nostri motoclub e dalle federazioni e così deve essere anche dalla opinione pubblica.
Da tempo abbiamo iniziato un rapporto di collaborazione con le Associazioni Ambientaliste in particolare con Mareamico, anche sotto l’aspetto educativo al fine di divulgare il rispetto della legalità e dell’ambiente ( la semplice manomissione dell’impianto di scarico può ritenersi una grave azione di inquinamento acustico ) .
Fatti come quello accaduto alla foce del fiume Platani, lede l’immagine del vero motociclista, educato e rispettoso, ed è per tale motivo che i nostri motoclub collaboreranno con le forze dell’ordine e le associazioni ambientaliste per campagne di sensibilizzazione ed educazione e comunque ogni qualvolta ve ne sia la necessità.