Ferrovie Kaos esprime profondo cordoglio per la scomparsa dello scrittore Andrea Camilleri, che dal gennaio 2010 era presidente onorario dell’associazione e che da sempre, anche nei suoi romanzi, si è dimostrato assai sensibile all’importanza del recupero delle ferrovie.
“A nome di tutto il consiglio direttivo e dell’associazione – afferma il presidente di Ferrovie Kaos, Mauro Indelicato – voglio affermare il forte dispiacere per una notizia purtroppo attesa da giorni ma non per questo meno dolorosa. Andrea Camilleri, già all’inizio della nostra attività, ha mostrato vicinanza alla nostra causa ed alle iniziative che da lì a poco avremmo intrapreso. Da persona molto legata al territorio, ben conosceva l’importanza di un recupero in chiave turistica delle ferrovie e di una loro valorizzazione in ambito culturale. Il suo romanzo “Il Casellante” esprime molto bene questa interpretazione, per noi è sempre un orgoglio poter dire ai turisti che arrivano a Porto Empedocle Succursale che la prima piazza al di fuori dell’area ferroviaria è quella che prende il nome proprio da questo romanzo”.
Come detto, Andrea Camilleri dal 2010 era presidente onorario di Ferrovie Kaos, un incarico che ha dato prestigio e richiamo all’associazione nei primi mesi di vita: “Quando dieci anni fa abbiamo proposto allo scrittore di assumere la carica – spiega Pietro Fattori, presidente di Ferrovie Kaos nel 2010 – il maestro ha subito accolto con favore l’iniziativa. Non solo: ci ha voluto accogliere nella sua dimora di Porto Empedocle dove per, molte ore, ha voluto narrarci affascinanti aneddoti legati alla ferrovia, ed in particolare alla leggendaria Porto Empedocle – Castelvetrano, la linea a scartamento ridotto teatro di uno dei suoi più celebri romanzi, il Casellante. Gli abbiamo manifestato le nostre intenzioni, ovvero di costruire un percorso finalizzato alla riattivazione della dismessa stazione di Porto Empedocle Centrale, chiusa da decenni, e la realizzazione di in un museo ferroviario al suo interno: fu forse l’unico a non prenderci per folli, promettendo di tornare un giorno nella stazione di Vigata direttamente a bordo di un treno storico. Per motivi di salute, purtroppo non è stato possibile onorare quella promessa: ma l’ottocentesco parco ferroviario di Porto Empedoce oggi è una realtà turistico-culturale, tra le più importanti della Sicilia e di tutto il mezzogiorno d’Italia dove annualmente arrivano migliaia di turisti a bordo dei treni storici. Un successo che tributiamo al caro maestro che ci lascia una meravigliosa eredità che sapremo tramandare ai posteri”.
L’associazione, che proprio quest’anno festeggia il suo decennale, nelle prossime settimane valuterà l’organizzazione di iniziative per tributare la figura di Andrea Camilleri, non solo di scrittore ma anche di grande appassionato del mondo ferroviario.