L’incontro servirà a raccontare la triste vicenda, svelandone i “paradossi” e indicando le responsabilità di una “mala gestione” di un bene confiscato alla mafia.
“Con la nostra lotta – spiega la CGIL – vogliamo riportare alla gestione legale un’azienda che rappresenta il simbolo del nostro riscatto e un patrimonio economico e di lavoro di tutta la nostra comunità”.
Sono stato invitati la Commissione Parlamentare Antimafia i relatori alla Camera e al Senato della legge di riforma del Codice Antimafia e tutte le Istituzioni e i parlamentari locali.