“Questa direttiva – dichiara il sindaco Lillo Firetto – nasce dalla consapevolezza che Agrigento e i Comuni dell’hinterland, nel cui territorio insistono numerose comunità alloggio, non possono farsi carico di una spesa ormai divenuta insostenibile, anticipando somme di cui peraltro non si ha la certezza del rimborso da parte della Regione. L’ingente costo sostenuto ad esempio dal Comune di Agrigento – continua il sindaco Firetto – ha avuto e continua ad avere una grave refluenza sulla condizione finanziaria, che non attiene solamente alla disponibilità di cassa, in quanto è causa anche di impossibilità al rispetto dei termini di pagamento e dell’inevitabile aumento della massa debitoria con le note conseguenze dei rilievi da parte della Corte dei Conti. Gli agrigentini – prosegue il sindaco Lillo Firetto – non possono farsi carico di oneri impropri che afferiscono un tema di portata internazionale. Quindi non pagheremo più la quota che soverchia quanto rimborsato dallo Stato. La Regione – conclude il sindaco Firetto – o rivede le tariffe fissate o se ne accolli effettivamente il relativo onere; Agrigento ha già dato!“.