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Migranti, nave Ong “Alan Kurdi” a sud di Lampedusa: “non torneremo indietro”

“La nave Alan Kurdi, attualmente a 30 miglia dalle coste della Libia, ha rifiutato il porto di Tripoli assegnatole dalla Guardia costiera libica”.

Lo scrive in un post sui social il ministro dell’Interno Matteo Salvini sul nuovo “caso” di una nave Ong tedesca che non avrebbe alcuna intenzione a tornare indietro in acque libiche.

“Ricondurre i migranti in Libia? Loro preferiscono annegare”. afferma la comandante Barbara, responsabile della Ong tedesca “Alan Kurdi”.

Si profila così un nuovo braccio di ferro fra la nave Ong e le autorità italiane. A bordo si troverebbero quaranta migranti soccorsi ieri su un gommone al largo della Libia; presenti anche due donne (una di loro sarebbe incinta ndr) e tre bimbi. La richiesta della nave sarebbe quella di approdare in un posto sicuro. Ferma la replica di Salvini: “È una Ong tedesca quindi sa dove può andare, ma non in Italia. Punto”.

Sul “caso” è intervenuto anche l’europarlamentare lampedusano Pietro Bartolo: “Li ho visti scuoiati vivi, le ho viste stuprate fino alla paralisi. E questo è quello che può essere raccontato. Perché ho visto anche cosa succede a chi scappa dalla Libia e viene riportato lì. No, quello non si può neanche raccontare, va ben oltre le torture nei campi di concentramento nazisti, tecnologicamente più avanzati dei lager libici, dove non c’è il gas a stordirli prima della fine.
Lui, il signor ministro che non voglio neanche nominare, non ha idea di quel che dice, quando invita la Alan Kurdi a dirigersi verso Tripoli. Però ascolti chi ha visto l’orrore: nessun essere umano deve essere riportato in Libia. Nessuno”.

 

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