“Mi hanno ucciso lasciandomi vivo” Ignazio Cutrò e la sua lotta contro mafia e burocrazia – VIDEO
“Mi hanno ucciso lasciandomi vivo”. E’ questo il grido disperato di Ignazio Cutrò, un piccolo imprenditore edile siciliano di Bivona, in provincia di Agrigento, che, da 20 anni, lotta contro mafia e burocrazia. Sì, da 20 anni, da quando ha deciso coraggiosamente di ribellarsi allo strapotere dei clan che volevano prendere in mano la sua azienda. Da allora la sua vita è cambiata drasticamente: lo Stato ha dovuto proteggerlo dalla vendetta dei boss; ha dovuto chiudere la sua azienda ed ha visto bussare alla sua porta le banche che chiedevano il rimborso di prestiti che lui ormai non poteva più onorare.
Un vortice in cui è entrato solo per il suo coraggio e la sua onestà. La storia di Ignazio Cutrò sconvolge, ma colpisce principalmente per la dignità, la forza di un uomo semplice che, da un giorno all’altro, per una scelta di giustizia, viene risucchiato in un vortice. Una scelta, quella di Ignazio, che ha coinvolto tutta la sua famiglia. La moglie che lo segue ad ogni passo per dargli forza, la figlia costretta ad emigrare perché nessuno le dà lavoro, il figlio che voleva continuare il sogno del padre ma anche lui costretto a fermarsi. Ma la cosa che fa più paura è la solitudine di questa famiglia che combatte quotidianamente la battaglia contro i soprusi della mafia e una soffocante burocrazia.
Ignazio, forse, si chiede spesso chi glielo ha fatto fare, lui che era un piccolo ma benestante imprenditore che è poi finito in un tritacarne per il suo alto senso della Giustizia. Forse questa domanda, anche se lui non lo ammetterà mai, lo accompagnerà per tutta la vita. Ma lui la risposta se l’è già data continuando a lottare, a lottare ogni santo giorno.
E dopo i quattro episodi della serie FUORIMEDIA, proprio a Ignazio Cutrò è dedicato il primo episodio di STORIE, la serie Youtube realizzata da FuoririgaUn lungo viaggio fra le vicende di uomini e donne che hanno fatto scelte coraggiose pagando spesso un prezzo troppo alto.