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Messina (Confesercenti): “Per la ripartenza del turismo servono aiuti specifici per le isole minori”

“Nell’ambito del comparto maggiormente colpito dalla crisi provocata dal Covid-19, cioè quello del turismo, un’emergenza nell’emergenza si manifesta per quanto riguarda le imprese che svolgono la loro attività nelle isole minori”.

Lo afferma Vittorio Messina, Presidente Confesercenti Sicilia e presidente nazionale Assoturismo, che aggiunge:

“Una realtà che merita un’attenzione particolare e interventi specifici non solo per fronteggiare le conseguenze economiche del lockdown ma per rafforzare le strutture sanitarie locali in modo da assicurare un’assistenza adeguata agli aspetti legati alla contingenza.
I problemi maggiori riguardano infatti quelle strutture ricettive che probabilmente saranno costrette a non aprire e che devono avere una forma di ristoro che consenta loro di compensare i danni subiti. Inoltre per quelle strutture, e non solo quelle ricettive, che dovessero riprendere la loro attività bisogna fare in modo che operino in assoluta sicurezza sia per quanto riguarda gli addetti ai lavori e la popolazione locale che per i visitatori. In questo senso i protocolli da adottare rappresentano un buon viatico per prevenire eventuali contagi ma occorre anche attrezzare le strutture sanitarie per intervenire tempestivamente nel caso in cui questi dovessero manifestarsi.
Purtroppo, tra le misure di aiuto previste dalla ultima finanziaria regionale non trovano spazio quelle rivolte a chi opera in realtà come le isole minori, che pur essendo tra le mete più ambite del turismo estivo presentano, comprensibilmente, situazioni diverse con problemi più complessi.
In questo senso ci faremo portavoce di queste istanze, con un nostro specifico contributo affinché gli operatori turistici delle isole minori non abbiano a pagare un prezzo molto alto a causa di una crisi pesantissima per un comparto che rischia di vedere cancellata la stagione 2020 e che per si occupa di turismo in un contesto obiettivamente più fragile le conseguenze possono essere ancora più gravi.
Inoltre, occorre rivedere, anche in prospettiva della ripresa, quando sarà effettiva, lo stato dei collegamenti, sia aerei che marittimi, per evitare gli inconvenienti del passato che non poco hanno penalizzato si i turisti che gli abitanti delle isole minori che sono comunque a tutti gli effetti territorio italiano”.

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