Sono rimasti chiusi nelle case e probabilmente hanno subito anche più degli adulti, l’effetto devastante della pandemia: è mancato il confronto, il momento di gioco con gli altri bambini, la lezione di gruppo, la voglia di conoscere e scoprire insieme Gli studenti si sono ritrovati in ambienti inediti, di fronte ad un monitor, impegnati in lezioni a distanza. Le scuole stanno programmando le prime visite didattiche nei luoghi in questo momento più sicuri, quindi parchi e aree archeologiche all’aperto, orti botanici en plein air, o musei, che per primi hanno messo in campo norme stringenti anti contagio per poter garantire la riapertura. CoopCulture ha sempre privilegiato i piccoli visitatori, li ha considerati un pubblico speciale a cui dedicare particolari attenzioni: un bambino deve essere “accompagnato” alla scoperta dei siti, coniugando scienza e gioco; e i luoghi devono diventare protagonisti, “parlare”. EDU-CULTURE, la nuova offerta didattica di CoopCulture per le scuole, nata durante il lockdown, calibrata sul periodo e ora pronta a debuttare, sarà presentata venerdì 3 dicembre dalle 15,30, al Museo archeologico Salinas a Palermo. Un educational pensato soprattutto per gli insegnanti e gli operatori che dopo la registrazione potranno partecipare ad una visita guidata al Museo. Interverrà Roberto Lagalla, assessore regionale all’Istruzione, mentre l’assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana Alberto Samonà, invierà il suo contributo. Saranno presenti molti dei direttori dei siti coinvolti nel progetto. Ingresso gratuito con registrazione su sicilia@coopculture.it.
“Progettare queste nuove offerte vuol dire in primo luogo guardare alla fine dell’incubo pandemia – interviene il direttore di CoopCulture, Letizia Casuccio – teniamo alta la guardia sui protocolli di sicurezza, ma siamo entusiasti di poter riprendere con le attività rivolte alle scuole, ripartendo proprio dal punto in cui ci eravamo dovuti fermare a marzo del 2020. In questi giorni siamo impegnati con la BITUS in Campania, dove il turismo scolastico si ritroverà dopo due anni: tanto è cambiato, ma di sicuro non la nostra ostinazione per far bene”.
I siti sono quelli di cui CoopCulture cura i servizi, l’accoglienza e la didattica: ci sono i grandi parchi archeologici, dalla Valle dei Templi di Agrigento con i suoi percorsi inediti; le “new entry” dove proprio in questi giorni stanno partendo i percorsi didattici, ovvero il parco di Segesta e quello di Selinunte; le aree preziose come quella di Monte Iato il sito e l’antiquarium di Eraclea Minoa; il museo archeologico Salinas e il Museo d’arte contemporanea Riso a Palermo; i mosaici e i capitelli del complesso abbaziale e del chiostro di Monreale, le muqarnas della Zisa; il museo archeologico Griffo e Casa Pirandello (che riaprirà i battenti tra qualche giorno) a Agrigento; e quel grande polmone verde che è l’Orto Botanico di Palermo.
CoopCulture ha studiato diversi format, ogni scuola troverà qualcosa di suo interesse da proporre alle classi. Si scenderà nelle grandi cisterne ipogeiche della Valle dei Templi, si scoprirà la Pietra di Palermo nel più antico museo della Sicilia, il Salinas, magari con la guida del prode Hercules; si classificheranno piante e semi dell’Orto, si studieranno le correnti artistiche del ‘900 o le tecniche musive, si ascolterà la leggenda dei diavoli della Zisa.
Sono soltanto alcuni esempi, le proposte sono molte, condotte dagli operatori (archeologi e storici dell’arte) di CoopCulture, tutti formati con un occhio particolare alla didattica museale. Da “Finestre sul patrimonio” per conoscere i siti dell’isola, dai grandi musei al patrimonio diffuso; a “Maggese” percorsi “slow” in cui l’arte diviene strumento per la conoscenza e la cura di sé; “Dentro e Fuori”, itinerari alla scoperta del territorio e dell’ambiente con attenzione alla sostenibilità; “Semi di domani”, percorsi che promuovono l’educazione alla cittadinanza, alla cooperazione e alla memoria;“SconfinaMENTI”, proposte artistiche con incursioni nella scienza e nelle tecnologie; e “Tra le righe”, viaggi letterari che hanno i libri come oggetto, ma anche come ispirazione. Si potrà partecipare ad un percorso guidato di tre ore dal Salinas all’Orto Botanico, passando dai Quattro Canti, dai tesori Unesco, dai palazzi nobiliari e dalla scenografica Porta Felice; oppure prendere parte ad un gioco di ruolo a tappe, alla scoperta della città di Palermo; o un archeo-safari nella Valle dei Templi o a laboratori artistici al Museo Griffo. A Segesta si impareranno i segreti delle tecniche di costruzione degli antichi templi maestosi, a Selinunte la meraviglia correrà sui 5 sensi.
Senza contare il format già lanciato durante il lockdown, Live Culture, innovativo, all’avanguardia, calibrato per permettere contatti a distanza ma non per questo meno approfonditi: la dimensione del virtual tourche conduce alla scoperta pur non essendo in presenza. Immagini di altissima qualità, a 360 grandi, girate con estrema attenzione ai contenuti, guidati da operatori didattici specializzati che in diretta accompagnano gli studenti e interagiscono con loro da remoto. Una proposta innovativa alla scoperta di alcune meraviglie siciliane e non solo: il format è stato costruito in questo primo step, per la Valle dei Templi con i suoi percorsi sotterranei; ma si scopriranno anche i mosaici e i dipinti delle Domus romane dell’antica Agrigentum. E proprio durante l’educational saranno presentati per la prima volta anche i virtual tour che porteranno alla scoperta del museo archeologico Salinas e del complesso monumentale di Monreale; ma anche un’app – realizzata dal SiMuA, i servizi museali dell’Ateneo palermitano, in collaborazione con CoopCulture – che permetterà di scoprire le carceri dell’Inquisizione dello Steri.